escursione passo Duran, rifugio Carestiato, forcella Camp, Mont Alt de Framont
Interessante escursione, bellissimi paesaggi, panorama stupendo e vastissimo dalla cima del Mont Alt de Framont (o Croce di Framont).
Il sottogruppo dei Framont, protuberanza verso la vallata agordina delle Moiazze, è la montagna che incombe con grandi pale rocciose alle spalle di Agordo caratterizzandone il profilo cittadino.
E' montagna profondamente legata al lavoro negli alpeggi, nelle malghe e nei boschi di Agordo e La Valle.
La cima più alta è LaStia de Framont (m.2.294), ma il Mont Alt de Framont (m.2.180), con la sua grande Croce che domina Agordo, è maggiormente frequentato e più facilmente raggiungibile escursionisticamente, offrendo nel versante verso il Camp e le Moiazze un ripidissimo pendio erboso con qualche roccetta.
Il panorama è notevolissimo e spazia dalla vicina Val Corpassa sovrastata dalla Civetta-Busazza con le torri Venezia e Trieste, tutto il frastagliato gruppo delle Moiazze con ai piedi le torri del Camp, il passo Duran, il gruppo del San Sebastiano Tamer, pressoché tutte le Dolomiti Bellunesi con i Monti del Sole, la vallata agordina, il grandioso gruppo della Croda Granda Agner,
la profonda spaccatura della Valle San Lucano e le Pale di San Lucano, di poco superiori in altezza, apparentemente a portata di mano, e con in evidenza la Prima Pala sulla cima della quale si trova il fantastico bivacco Bedin.
Affrontiamo la salita partendo dal passo Duran alla volta della forcella del Camp lungo il sentiero dell'altavia n.1.
La forcella si potrebbe profiquamente raggiungere partendo dalla Capanna Trieste in Val Corpassa o dal rifugio Vazzoler, sempre seguendo il sentiero principale dell'altavia n.1 delle Dolomiti.
Dal passo Duran (m.1.600)(rifugio Cesare Tomè e albergo/rifugio San Sebastiano), salire la ripida scorciatoia sentiero Cai n.549 e proseguire per stradina al rifugio Bruto Carestiato (m.1.834)(Cai Agordo), completamente riedificato e da poco riaperto.
Alle spalle del Carestiato la grande parete delle Masenade/Moiazza Sud, molto nota per la difficile 'ferrata' Gianni Costantini.
L'ho percorsa molti anni fa, poco dopo la sua realizzazione, ne ho un bel ricordo, tuttavia non la rifarei e non solo per gli acciacchi e l'età, ma perché la considero troppo 'artificiale'.
Tutte le ferrate sono percorsi artificiali, però qui si tira forzutamente sulla corda d'acciaio.
Nei giorni estivi è facile osservare escursionisti sulla grandiosa ferrata ed anche arrampicatori sulle numerose vie, anche molto difficili, delle grandi placconate del versante sud della Moiazza.
Ripreso il cammino si attraversa il grande macereto di enormi massi alla volta della forcella Camp (m.1.933), che si raggiunge con uno strappo del sentiero dopo aver attraversato il grandioso e profondo vallone di Nevere.
Abbandonato il sentiero dell'altavia, si segue l'indicazione della tabella di legno della forcella puntando al Mont Alt di Framont.
Scesa la ripidissima scarpata e, quasi, raggiunto il fondo della valletta dove si trova casera Camp, inizia la faticosa salita alla forcella di Sejere, sella del monte Corno.
Si continua a salire attraversando una fascia di roccette portandosi al centro del vallone, che si risale per il ripidissimo pendio erboso mirando alla sospirata cima del Mont Alt (m.2.180).
nelle foto
- il monte Pelmo dai pressi del passo Duran
- malga Duran
- cime di Tamer e San Sebastiano
- la Moiazza Sud, Masenade-Duram
- il rifugio Bruto Carestiato
- la valle di Agordo
- Monti del Sole e Dolomiti Bellunesi
- Croda Granda, Agner e Pale di San Martino
- Moiazza Sud e Pala delle Masenade
- forcella del Camp e Trident del Camp
- il Framont con il Mont Alt de Framont e Lastia de Framont
- Pale di San Lucano e Pale di San Martino dalla cima del Mont Alt de Framont
- gruppo del Civetta-Moiazze dalla cima del Mont Alt de Framont
- le Moiazze dalla cima del Mont Alt de Framont
- torre Trieste e Busazza dalla cima del Mont Alt de Framont
- monte Pelmo al ritorno verso il Duran