trekking del Cristo Pensante al monte Castellaz dal passo Rolle a Baita Segantini
Si tratta di una facile escursione, poco più che una passeggiata nella zona del passo Rolle,
che raggiunge una tozza cima isolata straordinario, balcone panoramico sulle scenografiche cime della catena settentrionale delle Pale di San Martino.
Protagonista assoluto è l'inconfondibile Cimon della Pala, il 'Cervino delle Dolomiti'.
Per la sua felice posizione, la cima del Castelaz (italianizzato in Castellazzo) è stata
punto di osservazione dalle retrovie, durante la prima fase della grande guerra,
e vi sono stati apprestati alcuni insediamenti militari imperiali, coordinati con la linea di fronte del Lagorai.
Le postazioni vennero audacemente conquistate, ma tenute per breve tempo, dagli italiani.
Siamo, inoltre, nell'area del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, visto lo straordinario valore ambientale del sito.
La somma delle varie componenti paesaggistiche, naturalistiche e storiche e la facilità di accesso,
anche a persone poco inclini alle lunghe faticate dolomitiche, fanno di questi luoghi una splendida motivazione per rilassanti passeggiate.
E la passeggiata lenta e poco faticosa si sposa perfettamente con la meditazione ed è esaltata da questi supremi capolavori della natura.
Ben si presta dunque questa cima ad ospitare la pensosa figura del Cristo.
Un esempio che dovrebbe farci riflettere sui valori della vita, nei quali l'ammirazione, se non l'estasi, per la natura dovrebbe occupare il primo posto.
Complice l'efficace promozione turistica, baita Segantini (dal nome del famoso pittore paesaggista ottocentesco) nota e vista in tutto il mondo nelle fotografie,
le magie ed i colori che le guglie dolomitiche sanno incredibilmente esprimere, la facilità di accesso e la tranquilla camminata, s'intuisce che questa passeggiata è percorsa da un grandissimo numero di persone.
Probabilmente uno dei sentieri più frequentati di tutte le Dolomiti.
Nulla vieta di inoltrarci tra queste meraviglie in periodi fuori stagione.
Il trekking è predisposto con partenza da baita Segantini, alla quale cartelli e depliants consigliano di giungere con il 'bus navetta' dal passo Rolle.
In realtà la stradina sterrata che dal Rolle sale a baita Segantini è molto piacevole da percorrere a piedi e, nell'economia della salita alla cima Castelaz, non appesantisce più di tanto l'escursione.
Per coloro che hanno qualche difficoltà a camminare vale, ovviamente, la pena di salire alla baita Segantini con il pulmino, però dovono essere coscenti che il sentiero, dopo il tratto pianeggiante a nord della Costazza, affronta una buona salita.
Descrivo l'escursione partendo dal passo Rolle.
in dettaglio
Dal colmo del passo (m.1980) scendiamo in direzione di San Martino di Castrozza.
Alla prima curva, indicazioni e piccolo stabile degli impianti sciistici, si dirama sulla sinistra una stradina sterrata (teoricamente chiusa al traffico automobilistico privato, almeno in periodo turistico) che seguiremo.
Saliamo per la stradina che s'innalza con un paio di tornanti e s'affaccia ad un vasto altopiano, molto bello, fino ad un bivio in prossimità della stazione della seggiovia per baita Segantini.
All'incrocio di stradine sterrate svoltiamo a destra e con un paio di lunghi zigzag a tornanti giungiamo tranquillamente alla capanna Cervino (bar/ristorante)(m.2090).
Proseguiamo per la stradina sterrata per alcune centinaia di metri, altri tornanti e ad una curva accanto al dosso erboso troviamo la traccia di un sentiero che sale verso sinistra (cartelli).
Una brevissima rampa e siamo ad un vasto pianoro erboso con tratti di torbiera, dove sulla sinistra vediamo ormai vicino il monte Castellaz
mentre di fronte e sulla destra via via emerge l'imponente catena settentrionale delle Pale di San Martino e fa capolino l'inconfondibile sagoma del Cimon della Pala.
Troviamo un primo incrocio di sentieri, possiamo andare verso sinistra, il sentiero sale con qualche tratto molto ripido sul versante sud
(lo si vede anche dal Rolle) obliquamente attraversando un grande ghiaione, quindi zigzaga sul versante ovest per guadagnare rapidamente la cima.
Possiamo salire per questo versante, un po' più ripido, ma molto più breve.
Oppure continuiamo sul pianoro e giungiamo ad un incrocio più importante di sentieri (m.2150),
dove troviamo (da destra) il sentiero che giunge da baita Segantini contornando a nord la gobba prativa del monte Costazza.
Ora seguiamo verso nord il sentiero principale del Trekking del Cristo Pensante, notando il ghiaione che incombe sulla sinistra e che scende da una sella del Castellaz.
Lo percorreremo (eventualmente) in discesa (attenzione, attualmente questo sentiero è stato chiuso dalla forestale).
Il sentiero principale scende leggermente fino a portarsi a nord del Castellaz, in un rado bosco di larici,
da dove la cima del Castellaz ci appare molto più docile e perde i suoi tratti di alto castello roccioso inespugnabile.
Iniziamo, con calma, la salita, fatta di innumerevoli zigzag a tornanti con i tipici tratti di una vecchia mulattiera della grande guerra.
Ci richiede un po' di fatica, ma il dislivello e la breve lunghezza sono alla fin fine poca cosa per chi è abituato alle passeggiate in montagna
e ci ritroviamo nei pressi di una prima sella rocciosa, oltre la quale scende il ripido canalone che percorreremo poi in discesa.
Verso destra un'altra rampa e siamo già in prossimità della cima.
Due sono i punti notevoli, l'angusta cima vera e propria (m.2333), dove si trova una piccola Croce di legno e il più vasto terrazzo con la grande Croce di ferro e la famosa statua del Cristo Pensante.
A fianco alcune postazioni della grande guerra, più sotto (verso nord) un vasto pianoro erboso dove, nelle domeniche estive di bel tempo, pullulano gli escursionisti intenti ad un rilassante pic-nic.
Dalla cima e dalla Croce il panorama è straordinario, il più bel balcone affacciato sull'intera catena settentrionale delle Pale di San Martino e sul passo Rolle.
Meraviglioso ed emozionante. Vera gioia per i fotografi paesaggisti.
Dovrebbe essere anche un luogo di profonda meditazione, e in effetti lo è, tuttavia nelle affollate domeniche estive di bel tempo in prossimità della grande statua del Cristo Pensante vi è un bell'affollamento di gente.
Filoni meditativi li troviamo più facilmente in giorni non aggrediti dal turismo.
Scendiamo il primo tratto di sentiero, svoltiamo per l'insellatura rocciosa verso destra (altre postazioni della grande guerra) e
buttiamoci a scendere il ripido ghiaione (attenzione, attualmente questo sentiero è stato chiuso dalla forestale), a prima vista ostico e che invece si rivela facile e senza problemi.
Raggiungiamo molto rapidamente il bivio percorso all'andata.
Ora prendiamo il sentierone alla volta di baita Segantini, quasi pianeggiante, che è
uno straordinario ed emozionante belvedere verso la profonda val Venegia e le imponenti cime del Mulaz, Bureloni, Vezzana, Travignolo e, naturalmente, il Cimon della Pala.
Baita Segantini (m.2170)(bar/ristorante/souvenir), con le retrostanti Pale e il piccolo laghetto,
è una delle più classiche delle vedute dolomitiche, inflazionatissima di foto e mega posters, a tutte le ore e con tutte le luci (classico il tramonto), conosciuta in tutto il mondo.
Per ritornare al Rolle seguiamo piacevolmente la stradina oppure possiamo tagliare per le scorciatoie.