monte Asolone (m.1.520) e dorsale ovest del monte Grappa
Il monte Asolone è una lunga dorsale di gobbe erbose che si protendono a ovest di cima Grappa, divenute tristemente famose per i tragici avvenimenti della grande guerra.
Su queste dolci balze prative vennero mandati a morire fiumi di ragazzini ed il terreno ne è ancora muta testimonianza, crivellato da migliaia di crateri di bombe con l'erba concimata dal sangue di decine di migliaia di soldati.
L'Asolone fu, probabilmente, il punto più delicato del fronte dopo la disfatta di Caporetto, ancor più del Tomba e del Montello dove sull'Isola dei Morti, lungo il Piave, si decise l'offensiva di Vittorio Veneto e la vittoria del 3 novembre 1918.
Fu l'intuito di Cadorna, supportato da precedenti studi strategici, a fare del monte Grappa il perno di una eventuale difesa nel caso di un crollo dell'area friulana, come avvenne con Caporetto, porta d'invasione nota fin dai tempi dell'impero romano e cosa accaduta con i 'barbari'.
Cadorna fece costruire, già fin dalle prime fasi pre-belliche, la strada 'Cadorna' che da Bassano raggiunge la
cima del Grappa, baluardo davvero straordinario come ancor oggi possiamo apprezzare anche per una visita panoramica sull'intera pianura Veneta e buona parte delle prealpi venete.
L'erbosa dorsale dell'Asolone si affaccia sulla pianura sovrastando, ad appena qualche centinaio di metri di distanza, un lungo tratto della strada fondamentale ed irrinunciabile per la difesa della cuspide della cima, vero e proprio fortilizio inespugnabile.
Allo stesso tempo il versante nord dell'Asolone s'inabissa verso la Val Cesilla che sbocca a Cismon del Grappa, snodo fondamentale e maggior centro di rifornimento per gli Imperiali in quanto raggiunto dalla linea ferroviaria da Trento per la Valsugana.
Una duna erbosa dove in un fazzoletto di terra si decidevano le sorti del conflitto.
Si comprende come gli Austroungarici tennero con enormi sacrifici il colmo dell'Asolone, senza protezioni naturali e sotto il costante tiro delle artiglierie Italiane arroccate su cima Grappa.
Innumerevoli furono gli assalti, da ambo le parti, alle trincee che si fronteggiavano a poche decine di metri.
Per gli imperiali sfondare l'esile difesa significava impossessarsi della strada Cadorna e scendere vittoriosi, senza altre difese, alla volta di Bassano del Grappa, Cittadella, Vicenza e Padova, sedi di comando e retrovie logistiche anche per il settore degli altipiani.
Per gli italiani impossessarsi dell'Asolone significava colpire alle spalle l'unica via di rifornimenti austriaci di tutto il fronte sul Grappa.
Per gli aspetti panoramici l'Asolone è un luogo davvero straordinario, a volo d'uccello tra la pianura veneta, l'altopiano di Asiago, le prealpi venete, la catena del Lagorai e le Pale di San Martino.
Una emozione simile, pur con i piedi su questo triste terreno, a quella che si può provare da un deltaplano.
L'intera dorsale si può percorrere partendo dalla località Finestron salendo il
Col della Berretta, l'Asolone, la Croce del Termine alla volta di cima Grappa.
In mountain bike è praticabile una stradina forestale che dal
Finestron sale al Cason delle Fratte, a malga Col delle Farine per proseguire alla volta del Cason del Termine.
Altra salita interessante in bici è da Val dea Giara a malga monte Asolone (descritta quì sotto), appena sotto cima Asolone raggiungibile solo per le balze prative erbose, terreno di pascolo della malga.
escursione da Val dela Giara a malga monte Asolone e all'Asolone
Si può compiere un interessante anello di una decina di chilometri e circa 400 metri di dislivello partendo dall'osteria di Val dela Giara, lungo la statale Cadorna poco dopo Ponte San Lorenzo.
E' una passeggiata facile e poco faticosa seppur con un lungo tratto di strada asfaltata per malga monte Asolone.
Particolarmente raccomandabile nel tardo autunno con i colori infuocati del bosco e le nebbie in pianura.
Emozioni incomparabili.
Da Val dea Giara si sale la tranquilla stradina asfaltata che in 3 chilometri porta alla grande malga.
Risalire il pascolo alle spalle della malga e raggiungere, poche centinaia di metri, la Croce dell'Asolone.
Proseguire scendendo lungo la dorsale alla volta di cima Grappa fino alla evidente depressione di Col delle Farine, caratteristico per la bella 'posa' (pozza d'acqua per l'alpeggio).
Lasciare la salita della dorsale verso il Grappa e proseguire in leggera discesa verso la pianura (sud) per una erbosa mulattiera (subito si passa un'altra posa).
Si giunge ad una stradina sterrata che sale dalla strada Cadorna, accanto ad una prima casa.
Scendere lungo la sterrata fino ad un evidente tornate verso sinistra, con sulla destra Casera Zanella.
Passato il cancello si sfiorano due roccoli e si scende per il sentiero n.70 fino a giungere ad una stradina, poco dopo asfaltata, che scende tra le villette al fondo della Val dea Giara e all'osteria da dove siamo partiti.