Quarto d'Altino, pista ciclabile fiume Zero-Dese, Altino, Trepalade, Sile
Una tranquilla passeggiata in bicicletta lungo gli argini del fiume Zero-Dese e Sile, attorno a Quarto d'Altino.
Fa un certo effetto pensare che in quelle che ora sono grandi distese di campi coltivati sottratti alla laguna con le bonifiche, popolati da pochissime case, un tempo si estendesse una città.
L'
Altinum in epoca romana era una grande metropoli, tra le più floride e importanti dell'impero con oltre 30.000 abitanti, equidistante e seconda solo alle due capitali della X Regio Venethia et Histria e cioè Aquileja e Patavium.
Si trovava ai margini della laguna, protetta da un inestricabile groviglio di fiumi di risorgiva quali il Sile, il Dese e il Zero, ed era
importante snodo stradale, lungo le vie Annia e
Claudia Augusta Altinate.
Porto sull'Adriatico, dominava la laguna veneta e si estendeva nella fertile pianura con una ampia centuriazione.
Fu naturale che i suoi abitanti si rifugiassero tra le barene lagunari per sfuggire alle violenze barbare, fondando Venezia.
Partendo dalla stazione ferroviaria di Quarto d'Altino (anche treno+bici e noleggio bici nelle vicinanze) si attraversa la linea ferroviaria usufruendo del sottopasso.
Dirigere verso sinistra (verso il Sile e la strada Treviso-mare) per la pista ciclabile fino al primo incrocio, poco prima del grande incrocio sulla trafficata statale.
Da qui si dirama verso destra (sud-est) una strada tutta rettilinea, sulla traccia dell'antica Claudia Augusta Altinate.
Cartelli indicano la pista ciclabile Zero-Dese.
Proseguire per diversi chilometri il perfetto rettilineo, il traffico automobilistico è scarsissimo essendo una strada senza uscita.
Al termine del lungo rettilineo una svolta a destra e poco dopo la strada è sterrata.
Ad un suggestivo ponte e snodo di canali inizia la vera e propria pista ciclabile, tutta sterrata ma sempre dal fondo molto buono.
Si contornano le sinuose anse del fiume Zero dall'alto dell'argine in un ambiente campestre ben coltivato, ma con pochissime abitazioni.
Altro suggestivo punto è alla congiunzione dei fiumi Dese e Zero, dove nei pressi vi è un pannello divulgativo relativo alla strada romana Via Annia.
Ancora interessanti tratti di ciclabile sull'ampia campagna e si sbuca sulla strada secondaria di Altino-Trepalade.
Verso sinistra in breve si giunge ad Altino, solo poche case, praticamente una chiesa con porticato, un piccolo bar, ristoranti e l'importante Museo Archeologico Nazionale.
Fa impressione pensare a quel luogo come il centro di una grande città, mentre ora è un piccolo borgo disperso nella campagna a pochi chilometri dalla laguna e da Venezia stessa.
Merita la visita al Museo e ai pochi resti dispersi nei pressi con un breve tratto di basolato.
Ripresa la strada asfalta poco trafficata si giunge in breve alla trafficata Treviso-mare, la si attraversa per salire sull'argine ciclabile del fiume Sile nei pressi dell'oasi naturalistica di Trepalade.
Per allungare un po' il percorso si svolta a destra e seguendo l'argine sterrato si giunge a Ca' Corner (chiesa, bar/trattoria) ed eventualmente si prosegue fino a PorteGrandi, dove si trova una darsena ai margini della laguna.
Vedi anche la scheda
GiraSile, la GreenWay del Parco del Sile.
Ritornati all'incrocio di Trepalade, a ritroso lungo il fiume Sile, dirigere alla volta di Quarto d'Altino dove si arriva al grande ponte a poca distanza dall'incrocio principale all'angolo della Chiesa parrocchiale.