Passeggiata tra le contrade di Santagiuliana a Recoaro Terme
La complessa geografia della conca di Recoaro Terme, la conca di smeraldo, si può apprezzare con facili passeggiate che al tempo della Belle Epoque e del 'passare le acque' erano molto alla moda.
La zona è ricchissima di acque e di sorgenti, molto diverse tra loro grazie alla complessa struttura geologica che si articola in un indecifrabile groviglio di stratificazioni e formazioni rocciose, dai calcarei, alle filladi e ai basalti.
Possiamo compiere una interessante escursione tra le contrade nord, attorno al colle di Santagiuliana e verso il passo Xon, sulla sinistra idrografica dell'alto corso del torrente Agno.
E' una occasione per renderci conto come la formazione geologica del territorio abbia profondamente inciso sulle caratteristiche della dislocazione urbana e, soprattutto, sull'aspetto etnografico-culturale dell'alto vicentino ai piedi delle Piccole Dolomiti.
Recoaro Terme è caratterizzata soprattutto per il gran numero di piccoli nuclei di case sparse, le contrade, che hanno colonizzato l'intera conca.
Ogni contrada ha la sua fontana d'acqua corrente e il suo capitello, le contrade più grosse perfino la chiesa.
Gli insediamenti risalgono all'epopea dei Cimbri (XIII/XIV sec), popolazione di origine bavarese, particolarmente specializzati nella gestione dei boschi e nello sfruttamento delle risorse legate al bosco, ed anche come lavoratori nelle miniere.
Buona parte di queste case è ancora abitata, alcune case sono cadenti o fatiscenti e rivelano le tecniche costruttive e il modo di vita d'un tempo.
La maggior parte è il risultato di ristrutturazioni eseguite principalmente negli ultimi decenni del novecento, molte delle quali in modo alquanto improvvisato, 'filologicamente' scorretto come si direbbe ora, ma è una situazione generalizzata in gran parte del Veneto dove solo da poco si cerca il restauro più rispettoso delle tradizioni.
Lungo il percorso possiamo osservare alcuni grandi edifici, forse ex alberghi, tipici della Belle Epoque, molto decadenti o in rovina.
La passeggiata è facile, ma l'orientamento (almeno per chi non è di queste parti o non conosce molto bene Recoaro) è molto complesso o problematico.
Possono aiutare alcune segnalazioni di percorsi per nordic walking e qualche vecchia e precaria tabella.
Consigliabile l'uso della traccia Gps, anche su smartphone, scaricabile in questa pagina.
la passeggiata in dettaglio
Partiamo dal centro di Recoaro, preferibilmente dal parcheggio delle scuole (dietro la chiesa, ma si deve salire per via Marconi).
Scendiamo per via Bella Venezia e successivamente proseguiamo per via Griffani e via Alpino, seguendo anche sentieri dietro le case.
Giungiamo al termine di via Alpino in salita dove, di fronte al cancello di una casa, prendiamo sulla sinistra un sentiero tra i campi per raggiungere contrada Zini.
A contrada Zini si può eventualmente giungere anche per le strade principali, lungo la strada per Campogrosso.
Tra le case di Zini inizia l'escursione vera e propria, prendiamo una antica mulattiera che con alcuni tornanti in moderata salita raggiunge una prima contrada sul versante sud-ovest del colle di Santagiuliana, dove possiamo riconoscere il grande campanile alto in mezzo al bosco.
Lasciamo questa interessante contrada con caratteristiche antiche abitazioni, praticamente disabitata, salutando un capitello di Sant'Antonio.
Superato un tratto di bosco, dove possiamo osservare una vecchia 'giazzera' (grotta dove venivano conservati alimenti), sbuchiamo alla radura di alcune vecchie case e alla contrada Santagiuliana di Sopra.
Anche questa contrada non sfugge alla regola e troviamo un bel capitello e una graditissima (specie se fa caldo) fontana.
Dietro alla prima casa una mulattiera mira al soprastante colmo del colle, dove si trova la chiesa di Santa Giuliana, che in breve raggiungiamo.
Santa Giuliana è anche raggiungibile con una stretta stradina direttamente dal centro di Recoaro.
La chiesa è aperta la domenica per le funzioni religiose.
A fianco della chiesa un ottimo bar/ristorante.
Vi sono anche alcuni tavoli e panchine per uno spuntino al sacco.
La parte più faticosa dell'escursione, tutta in salita, è fatta.
Il panorama è stupendo, il colle è praticamente al centro della conca di Recoaro e da qui possiamo vedere tutta l'alta vallata dell'Agno, Recoaro e le Fonti Centrali.
Tutt'attorno le Piccole Dolomiti, da cima Marana, Campetto, monte Gramolon, Zevola, Tre Croci, Fumante, al gruppo del Sengio Alto con l'inconfondibile profilo del Baffelan, icona dell'alto vicentino.
Proseguiamo scendendo per la stradina d'accesso al colle e raggiungiamo l'incrocio nei pressi di contrada Ulbe.
Seguiamo la strada asfaltata verso destra, una breve deviazione sulla sinistra per la strada in ripida salita e raggiungiamo contrada Brunialti, con interessanti case e l'immancabile fontana.
Torniamo e proseguiamo per contrada Prebianca fino a scendere all'incrocio di contrada Ceola.
Immancabile la gradita fontana.
Proseguiamo a sinistra seguendo la stradina asfaltata che, dopo l'attraversamento della Valcalda e altre case di contrada, sbuca sulla strada del passo Xon poco sotto al passo.
Proseguiamo a destra in discesa e poco dopo all'incrocio saliamo la strada per contrada Pianalto.
Anche questa con case caratteristiche e la fontana.
Appena fuori delle case, prima della fontana, sulla destra prendiamo una mulattiera che scende decisamente e con tornanti verso la Fonte Capitello, lungo la strada dello Xon.
Prima dell'ingresso, sulla destra ad una apertura del guard-rail, prendiamo un sentiero in discesa che s'inoltra nel bosco, raggiunge lo storico Capitello (da cui il nome della fonte) e scende alla volta di Recoaro.
Giunti al fondovalle, verso destra possiamo raggiungere il centro di Recoaro.
L'orientamento della passeggiata è complesso.
Nel caso perdessimo il percorso descritto, dobbiamo tenere presenti tre punti di riferimento principali.
La chiesa di Santa Giuliana (il campanile è ben individuabile sul colle), l'incrocio di contrada Ceola e la strada del passo Xon, lungo la quale possiamo eventualmente scendere senza problemi di orientamento (...un po' di traffico essendo una delle strade principali).
Santagiuliana al Colle
I recoaresi sono molto devoti a Santa Giuliana, nel corso dei secoli si sono rivolti alla Santa con fede e con voti per scampare a pestilenze e guerre.
La chiesa, delle omonime contrade di Sopra e di Sotto, è dedicata a Santa Giuliana martire a Nicomedia (Turchia) nel 304.
E' rappresentata con la palma del martirio in mano e con un diavolo che cerca le tentazioni.
Un primo edificio è stato eretto sul colmo del colle nel XIV secolo (datato 1377) probabili, vista la favorevolissima posizione, edifici o almeno capitelli precedenti e altre strutture forse anche alto-medioevali.
La chiesa attuale è il risultato di numerosi interventi e restauri e si presenta semplice e molto ben curata all'interno.
Caratteristico l'imponente campanile, perfino sproporzionato rispetto alla semplice chiesetta, le cui maestose campane sono udibili in tutta la conca recoarese.