Lusiana - Comune di Lusiana Conco
Frazioni, contrade e località: Santa Caterina di Lusiana, Covolo di Lusiana, Piazza, Campanella, Gonzi, Mazze, Vitarolo, Valle di Sopra, Monte Corno
Il nome di probabile origine romana potrebbe riferirsi al "Fundus Lucilianus".
Altre ipotesi più suggestive ma meno probabili ricordano l'usignolo o un tempio o una radura in mezzo ad un bosco sacro alla Dea Diana (Lucus Dianae).
Il territorio fu abitato fin dalla preistoria, come dimostrano i renvenimenti del Monte Corgnon e del Covolo.
Fa parte della Federazione dei Sette Comuni fin dalle origini, attorno al 1100, con i primi insediamenti di emigranti provenienti dalla Baviera, successivamente denominati 'Cimbri'.
Il comune si trova sulla scarpata meridionale dell'altopiano, affacciato sulla pianura vicentina con scorci panoramici davvero straordinari.
Punteggiato da innumerevoli gruppi di case e contrade, presenta ambienti naturali tra i più vari: dai boschi di abeti tipici dell'altopiano ad oltre 1000 metri di quota, ai pascoli alpini punteggiati di malghe, ai costi assolati ricoperti da bosco misto ceduo, alle radure con colture di media montagna, ad ambienti agricoli che si spingono fin quasi la pedemontana e la pianura.
La dominazione veneziana, affidata ad una larghissima autonomia, fu un periodo di prosperità guidato dalle
regole della
Spettabile Reggenza dei Sette Comuni rimaste in vigore
dal 1310 al 1807.
La storia di queste contrade si confonde con le altre dell'altopiano, in particolare con quelle di
Conco.
I due comuni furono più volte uniti e ripartiti. La recente nuova riunione dei due comuni è del 2019.
Il ricordo di tali fatti si ritrova nella alabarda inserita nello stemma del Comune.
Per Venezia il benessere e l'autonomia delle popolazioni confinarie non era solo fattore d'interessi politici finalizzati alla difesa dei confini, ma una vera e propria filosofia della struttura statale della Serenissima, la vera forza di uno stato che prosperò per molti secoli, ancor oggi evidente nell'affetto a San Marco.
La storia della dominazione austriaca e le vicende rinascimentali culminate con la
prima guerra mondiale è comune con quella di tutta la montagna vicentina.
Un secolo di predazioni, di miseria, di emigrazione, sfociato con la grande tragedia della guerra della quale queste contrade furono vittime incolpevoli di ambizioni venute da lontano.
Lusiana ha realizzato un vero e proprio Ecomuseo composto da poli sparsi sul suo territorio, il
Museo Diffuso di Lusiana curato dall'Associazione Lusaàn ar Spilar Natura.
A Lusiana centro si trova il
Museo del Palazzon, che documenta le tradizioni della gente di Lusiana, con ambienti fedelmente ricostruiti e oggetti trasportati dai luoghi originari. Sono stati riprodotti il cortile, la cucina, la cantina, la casara e varie attività svolte.
Al
Monte Corgnon, abitato fin dal periodo neolitico, è stato ricostruito un villaggio preistorico con la capanna del ceramista, quella del tessitore, ecc...
La posizione, sopra un colle, è molto panoramica e spazia sulla pianura e sui contrafforti del Monte Corno ed è attorniata da un bel bosco.
Si sale in circa mezzora di cammino per una facile mulattiera che costegga anche alcune trincee della grande guerra.
A Covolo di Lusiana si trova l'interessantissimo
Parco del Sojo.
Originale forma d'arte immersa nel bosco.
Il paesino è molto suggestivo e nei pressi si trova anche una bella palestra di roccia.
La
Valle dei Mulini solca la parte meridonale del territorio di Lusiana e in Comune di Salcedo, vicino alle contrade di Covolo, Valle di Sopra e Valle di Sotto.
La passeggiata si svolge prevalentemente sul fondo del torrente Chiavone, dove vi sono alcuni manufatti e macchine idrauliche: i mulini per il frumento, il maglio battiferro, i pestarini per l'orzo e la segheria per il legno.
Nota importante: il percorso è stato ripristinato, vedi scheda
Valle dei Mulini e del Chiavone tra Lusiana e Salcedo - Museo Diffuso di Lusiana
In una radura a 5 km da Lusiana si trova l'area didattica
Labioli con varie ricostruzioni tipiche dell'ambiente ai margini meridionali dell'altopiano: la calcara, le carbonaie, il baito del boscaiolo e il ricovero del carbonaro.
Vi si svolgono varie manifestazioni con dimostrazioni dei lavori che venivano praticati come l'utilizzo delle carbonaie e della calcara.
Sul
Monte Corno si trova il
Giardino Botanico Alpino, con oltre 500 specie erbacee, arbustive ed arboree.
Nei dintorni vi sono alcune malghe, le cave di estrazione del marmo e le formazioni rocciose denominate "città di roccia".
Si può percorrere un interessante anello storico/naturalistico che conduce alle trincee del Monte Corno, al cimitero militare Inglese e al grande e inconfondibile monumento al Partigiano.
Il panorama che si affaccia sulla pianura è grandioso.
La più antica campana del Veneto in contrada Campana a Lusiana. Risale al 1280.