Tre millenni di storia vissuta da protagonista... Athesis il nome latino dell'Adige, Atheste era la principale città sul grande fiume.
Atheste, la storia antica dei paleo-veneti e la romanizzazione
E' stata la capitale della civiltà atestina, con almeno 4 o 5 mila anni di storia, situata in luogo strategico e straordinario sul versante sud dei Colli Euganei, bagnata un tempo dall'Adige.
Reperti sono ora conservati nei Museo Nazionale Atestino, situato nel palazzo all'interno del Castello Carrarese.
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Este, la storia medioevale, il castello e le mura
Nel 1115 è testimoniata l'esistenza di un castello del marchese Alberto Azzo d'Este situato sulla sommità del primo colle prospicente la pianura ed i possedimenti degli Estensi tra gli Euganei ed il Mincio.
Per tutto il 1100 i marchesi operano rifacimenti ed ingrandimenti al castello specie verso la sottostante piana del borgo, non senza litigi e dispute tra i marchesi e signori e signorotti locali.
Nel 1213 la città è assediata dell'esercito comunale di Padova.
Preso il castello, la rocca venne abbandonata e lasciata in rovina fino al 1220, nonostante le rivendicazioni di possesso da parte di Federico II.
Nel 1238 un nuovo assedio e relative distruzioni ad opera di Ezzelino II.
E' la volta del 1249 e dell'assedio di Ezzelino III da Romano, vicario dell'imperatore Federico, che nella sua scorribanda ancor giovanile mette a ferro e fuoco la città.
Egli stesso, comunque, provvede ad alcuni rifacimenti finalizzati alla tenuta militare, con un ampio recinto murario.
Subito dopo si cominciò a riparare il borgo sottostante, con palizzate di legno, brevi tratti murari e l'allargamento dei canali d'acqua con sopraelevazioni dei terrapieni.
La costruzione delle mura attuali impegnò la cittadina per quasi un secolo, fino all'intervento di Ubertino da Carrara, signore di Padova, che comandò (1339) l'innalzamento del mastio e la costruzione di castelli e torrioni esterni alla città per il controllo degli importanti snodi fluviali.
La fortezza era quindi il nucleo centrale di un sistema difensivo molto complesso, che comprendeva numerosi castelli disposti sulle alture collinari dell'area sud degli Euganei, come il castello di Baone, e numerose strutture in pianura per il controllo dell'inestricabile nodo fluviale creatosi dopo la rotta dell'Adige (589) e l'abbandono del corso d'acqua principale che passava per Este.
La cinta muraria attuale, pressoché originale del XIV secolo, si sviluppa per un chilometro con mura larghe un metro e mezzo sormontate da merlatura guelfa, con 12 (delle 14) torri rettangolari aperte sul lato interno, un mastio alto 21 metri e con la 'Porta del Soccorso' rivolta a nord-est munita di due ridotti e cortile interno.
Este, castello e torre marchionale sul fiume Frassine
La torre del castello e parte dei ruderi sono gli unici manufatti rimasti dei cinque castelli, costruiti sugli argini alla periferia della città, a difesa degli strategici nodi fluviali.
Risale all'XI secolo.
Oltre alla visita dell'interessante centro storico, dove possiamo ammirare il castello Carrarese, il museo archeologico, la pala di Santa Tecla opera di Giambattista Tiepolo e moltre altre cose, possiamo compiere alcune facili passeggiate nei dintorni.
La più nota è il Sentiero del Principe, che affronta i dolci rilievi collinari alle spalle del castello.
Questa volta, invece, ci spingiamo nella campagna lungo le rive del canale Frassine Santa Caterina e nell'oasi naturalistica della Restara.
Il primo impatto con la città è purtroppo abbastanza traumatico, con il traffico caotico ed incomprensibile e una concentrazione incredibile di rotonde stradali.
Ma, grazie a passeggiate come questa, o lungo gli argini del canale Bisatto, ed il citato Sentiero del Principe, possiamo ricrederci ed affrontare il centro cittadino in maniera più corretta.
Per chi non conosce bene Este, come riferimento e possibilità di parcheggio, partiamo dal Cimitero, appena fuori dalla cerchia muraria, nei pressi del Santuario della Madonna della Salute.
Vi sono anche altri piccoli parcheggi disseminati appena fuori le mura.
Ci sarà poi comodo per fare un giro nel centro storico al termine della passeggiata.
Dunque seguiamo via Augustea, che dal Cimitero ci porta alla trafficatissima statale tra Monselice e Montagnana, che dobbiamo in qualche modo attraversare.
Passato questo breve primo tratto ben poco entusiasmante, il percorso è tutto ciclopedonale, molto tranquillo e perfino silenzioso.
Superiamo il ponte pedonale e ci troviamo al cospetto dell'imponente torre del Castello Marchionale.
Era uno dei tanti castelli ai margini della città, strategici per il controllo dell'intricatissimo groviglio di canali in pianura.
Non manca la leggenda che lo vede custode del fantasma di un bambino.
Lasciato il castello ci aspetta un lunghissimo rettilineo in aperta campagna sull'argine del Frassine, che ci porta fino al paesino di Prà.
Attraversato il ponte sullo Scolo di Lozzo inizia la via del ritorno, che dopo un breve tratto su asfalto prosegue percorrendo tutta la stradina sterrata dell'oasi della Restara.
Un parco ben alberato.
Giunti nei pressi della Casa di Riposo, rientramo nel centro urbano riattraversando la statale e proseguiamo per piste ciclabili e marciapiedi raggiungendo nuovamente il centro di Este.
In totale sono circa 7 chilometri di tranquilla passeggiata completamente pianeggiante e senza alcuna difficoltà.