Campo di Alano, forcella San Daniele, ponte La Stua, Colmirano
Una escursione costantemente immersa nel bosco, a tratti rinselvatichito, che offre poche finestre panoramiche.
Buona quindi nelle giornate di foschia.
E' comunque una interessante passegiata per gli aspetti naturalistici ed anche etnografici, per i miseri resti di case.
Il camminare è sempre solitario e silenzioso, meditativo, per luoghi praticamente sconosciuti e ancor meno frequentati.
Si tratta del percorso della gara di corsa in montagna 'Campo-SanDaniele-Campo', fatta in modalità competitiva è parecchio impegnativa.
Dalla chiesa di Campo seguire la strada asfaltata per Schievenin, superate le case e un primo incrocio la strada dirige verso la valle del Tegorzo e ad un curvone verso sinistra, appena dopo un antico capitello, si dirama sulla sinistra una stradella in salita asfaltata (circa 800 m. dalla chiesa).
La stradina diviene cementata e poco dopo sterrata e continua a salire con tratti più o meno ripidi e altri quasi pianeggianti.
Si supera una fontanella d'acqua e si pervine ad una caratteristica casetta restaurata, case Mison.
La stradella è sempre immersa nel bosco misto e rari sono gli scorci sulla sottostante valle di Schievenin, verso Cilladon e il monte Cornella.
Dopo due tornanti, al terzo tornante (verso sinistra) si deve proseguire diritti per una carrareccia meno importante.
Attenzione il tratto di sentiero seguente è, attualmente, parzialmente frantato e
impraticabile.
Dopo poco la carareccia si riduce a sentiero e s'inoltra nel bosco ancor più fitto e rinselvatichito, il pendio verso Schievenin è sempre più ripido e, in alcuni passaggi, il sentiero si riduce a misera traccia di passaggio, un po' esposto ma pianeggiante.
In alternativa si può continuare per la stradina di Rocca Cisa, senza raggiungere forcella San Daniele.
Raggiunto un bivio, verso sinistra a salire con decisione (diritti si raggiunge il sentiero principale che scende a Schievenin), in questo tratto prestare attenzione ai segni tricolori, per fortuna ben evidenti.
Si superano i miseri ruderi di alcune case e, con rampe ancor più decise su terreno franoso, si raggiunge la forcella San Daniele, una depressione poco accentuata tra Rocca Cisa e il Valderoa-Cinespa-Fornel, snodo di sentieri.
Lasciato il poco attraente passo, si scende con decisione un incassato canale roccioso sul versante del torrente Calcino.
Poco dopo la discesa si fa più morbida percorrendo una antica mulattiera nel bosco molto rinselvatichito fino a raggiungere i poveri resti delle Case San Daniele con antico oratorio, completamente invase dalla vegetazione.
Dopo poco un bivio, tirando dritti per la mulattiera selciata si può scendere direttamente a Campo lungo i versanti occidentali del monte Bastia, più interessante svoltare a destra (attenzione segnalazioni poco visibili) e scendere un sentiero a tratti ripido.
Un nuovo bivio e si svolta a destra, si oltrepassa un rivolo d'acqua e si esce sotto la grande falesia della palestra di arrampicata sportiva di Colmirano.
Ancora poco e si raggiunge il Pont de La Stua, caratteristico per la cappellina sconsacrata.
Si scende alla volta di Colmirano seguendo la strada asfaltata.
Poco prima del centro del paese si può proseguire sulla sinistra a Lison e ancora fino alla depressione della valle in fondo al paese, dove si dirama una stradina sterrata verso sinistra che risale in fondovalle fino ad un guado ad una briglia del torrente.
Verso destra si seguono le tracce di sentiero tra prati e boschetti per sbucare nella parte alta di Campo, incrociando il percorso dell'andata.
In breve si è nuovamente a Campo, in alternativa si può scendere a Colmirano e attraversare il ponte della strada principale.