Quero, escursione al monte Cornella e a Cilladon
Una breve escursione che, come motivazione principale, ha il merito di far conoscere la stretta e ripidia lingua rocciosa che separa la vallata del Piave a Vas con l'incassata valle di Schievenin.
Una affilata dorsale rocciosa che si dirama dal monte Tomatico-Santo-Tese a digradare da Cilladon per terminare a ridosso della chiesa parrocchiale di Quero.
Nonostante il monte Cornella incomba, con qualche precipizio, sulle trafficate strade di destra e sinistra Piave, conosciutissime da tutti, il luogo è solitario, molto rinselvatichito e ben poco conosciuto.
Non si tratta di una passeggiata 'bella' e di soddisfazione, tuttavia presenta alcuni spunti interessanti che vale la pena di conoscere.
Dagli aspetti storici, con alcuni resti di trincee e con alcune gallerie recuperate sul Cornella e il grande Sacrario Militare della grande guerra a Quero, alle valenze panoramiche con viste sul versante orientale del monte Grappa.
Si parte dalla chiesa parrocchiale di Quero, un cartello indica la stradina asfaltata che dirige verso il Cornella.
Superate alcune case, svoltato a sinistra, la stradina continua asfaltata, ma stretta e ripidissima, e affronta la boscata scarpata per terminare alle 'strane' (forse disabitate) 'Casette Rosse' (pannello divulgativo del sentiero).
Affrontare il ripido sentiero nel mezzo delle recinzioni delle due case.
Il sentiero continua ripido nel bosco molto rinselvatichito, a volte con rovi, la visuale è sempre impedita dalla boscaglia e la faticosa salita di certo non entusiasmante.
Poco sotto la cima, che non si riesce a distinguere, si sale verso destra a raggiungere il colmo dell'Osservatorio e la cima del monte Cornella, caratterizzata da una grande tavola semicircolare con l'indicazione delle cime visibili tutt'attorno.
Troviamo la nuova Croce, visibile anche dal paese di Quero, e le gallerie austro-ungariche recuperate.
La veduta è molto interessante per capire l'orografia di tutto il versante est del Grappa e la vallata del Piave fino alla pianura.
Ora la parte più interessante e godibile dell'escursione.
Si affronta l'affilata cresta rocciosa verso nord, scendendo leggermente per poi risalire alcuni risalti rocciosi.
I versanti, specie verso il Piave, sono boscosi ma ripidissimi e a tratti verticali, tuttavia la cresta, anch'essa boscosa, è sufficentemente larga per camminare tranquillamente senza paura per l'esposizione.
Molto belli gli scorci su entrambi i versanti.
Riferimento finale la grande antenna televisiva.
Raggiunta l'antenna, ancora poche centinaia di metri per sbucare al tornante della stradina asfaltata di Cilladon.
Verso destra, in salita, si può raggiungere l'interessante borgo di Cilladon, verso sinistra si scende comodamente direttamente a Quero.