passeggiata sulle colline di Santa Maria in Stelle (località di Verona)
A volte può stupire il fatto che alla periferia della città si possano compiere piacevoli passeggiate in totale tranquillità con pregevoli spunti paesaggistici ed importanti valenze storiche.
Il 'sentiero natura' di Santa Maria in Stelle è sulle prime propaggini dei monti Lessini, nella bassa Valpantena, appena fuori Verona da dove si può arrivare con l'autobus urbano.
Il luogo è suggestivo, il clima ideale in pieno inverno, confortati da fatto che la borgata è riparata da un ampio paravento collinare a forma di abside che permette la coltivazione dell'ulivo.
La bella stradina, sinuosa per i numerosissimi tornanti, è molto frequentata anche da ciclisti in mountain bike che percorrono questo itinerario o si sbizzarriscono con altre divagazioni.
Molto adatta per le prime 'sgambate' di stagione o per passare qualche ora di piacevole relax ammirando l'ampio panorama sulla bassa Valpantena, i colli di Montorio e la città di Verona che si dilunga verso la grande pianura.
Il luogo è noto fin dai tempi remotissimi, a Santa Maria in Stelle si trova l'Ipogeo, noto come Pantheon.
Dalla chiesa di Santa Maria in Stelle, seguire la stradina, via Casai, che si dirama sulla sinistra e che diviene quasi subito sterrata.
La stradella sterrata s'inerpica sul ripido catino del colle con numerosi tornanti offrendo suggestivi panorami sulla vallata, permettendo di cogliere le contraddizioni tra campagna coltivata ed il travolgente avanzare dello sviluppo suburbano già brutto di per sé, ma a volte davvero brutto.
Ci conforta la bellezza e la suggestione del colle completamente dedicato alla cultura dell'ulivo.
Al termine della piacevole salita si sbuca ad una strada asfaltata trasversale, proprio sull'angolo di una villa con annessa chiesetta.
Proseguire verso destra pervenendo, in breve, allo storico capitello di località Maroni.
Un curvone sul colletto del Vaio Maroni e si prosegue verso destra seguendo sempre la strada principale alle Case Fiocco, dove si trova il laboratorio di vasi 'Terre di Stelle'.
La stradella prosegue sempre a mezzacosta diventanto erbosa, ed anche fangosa in caso di pioggia, per giungere alle strutture dell'allevamento 'La Campestre' dove si svolta verso destra seguendo una mulattiera in moderata discesa.
All'innesto di una stradella sterrata proseguire, ancora in discesa, verso destra fino ad un bivio con piccolo e malmesso cartellino indicativo (foto qui accanto).
Verso destra si scende direttamente alla parrocchiale di Santa Maria in Stelle, verso sinistra si amplia il giro scendendo alla chiesetta di Vendri.
Nella discesa per Vendri si può osservare il grandioso giardino e Villa Vendri oltre alla borgata di Vendri con la chiesetta campestre.
Raggiunta la strada asfaltata principale si prosegue verso destra per 'Via del Pantheon' per circa un chilometro per riguadagnare la piazza di Santa Maria in Stelle.
L'ipogeo di Santa Maria in Stelle (Verona)
Chiamato semplicemente Pantheon, era una sorgente di grotta dedicata, in epoca pre-romana, a luogo di culto pagano alle divinità delle acque e alla fertilità femminile, le Lymphae e le Nymphae.
Probabilmente 'dimenticata' per lungo tempo venne ampliata la grotta che divenne tempio romano: Pantheon dedicato a tutti gli dei e monumento funebre della gens Pomponia, del quale rimangono alcune testimonianze.
Quindi nel IV-V secolo tempietto paleocristiano. Rimangono marmi incisi, mosaici ed affreschi.
Nel medioevo venne riutilizzata a cella cristiana, decorata con splendidi affreschi dedicati alla Madonna, consacrata con concessione di indulgenze da papa Urbano III nel 1187 che poi consacrò il Duomo di Verona.
La grotta è un lungo cunicolo di una ottantina di metri con due celle principali e si trova accanto alla chiesa parrocchiale.
La visita è possibile solo con la guida del parroco di Santa Maria in Stelle, al quale ci si deve rivolgere per la prenotazione.
Il nome 'Stelle' deriva dalla famiglia Giusti 'delle Stelle', un ramo della famiglia Giusti 'del Giardino', proprietari del famoso giardino veronese.
I conti 'delle Stelle' possedevano in località Santa Maria uno splendido palazzo distrutto nel 1675 per ordine dell'autorità Serenissima, come punizione ai due 'bravi' Zenovello e Provolo Giusti rei di gravi atti e del rapimento dell'Angiolina, una fanciulla ricca ereditiera di nobile famiglia veronese, nota storia romanzata nell'ottocento dall'abate Pietro Caliari.
Poco lontano, in località Vendri, esiste tutt'ora una splendida villa, Villa Vendri, caratteristica per il lungo viale alberato.
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