Verona, città di storia e d'arteFilo conduttore il grande fiume Adige, in un intreccio tra storia e geografia.La città, sorta in un'ansa del fiume, si trova allo sbocco della valle principale collegamento tra centro Europa e la pianura, a sua volta non lontana dal confine tra area veneta e lombarda. Incrocio tra la strada romana per Tridentum e la Postumia. Una stratificazione storica, tralasciando la probabile origine preistorica, tra elementi romani, barbari, medioevali, scaligeri, veneziani, per finire con le fortificazioni militari asburgiche. I romani ci lasciano la grande Arena ed il Teatro, espressioni di grandiosità che caratterizzano una delle più importanti e ricche città imperiali, di poco inferiore a Padova e ad Aquileia, le seconde città dell'impero. E' il disastroso anno 589 culminato con la 'rotta della Cucca', la devastante alluvione dell'Adige, l'impero romano è in dissoluzione, scorribande di popolazioni venute da lontano si susseguono in sequenza, insinuandosi lungo le arterie stradali romane, portando devastazioni, sanguinose violenze, epidemie che sterminano la popolazione. L'impero bizantino, insediato a Verona e Ravenna, constatata l'impossibilità di tenere una linea difensiva sulle Alpi e perduta la città di Aquileia, cerca di arginare l'avanzata degli Unni e dei Longobardi preparando una linea difensiva lungo il corso dell'Adige in pianura con caposaldo principale a Montagnana. Perduta dai bizantini, Verona divenne una delle capitali Longobarde, premessa alla potente 'Marca' veronese, che vedrà il comando dei Vicari Imperiali dapprima e Signorie feudali poi, intervallata dal breve ma effervescente sprazzo del Libero Comune. Quindi i quattrocento anni di prosperità con la Dominante veneziana, fino all'arrivo delle truppe napoleoniche. Gli ultimi due secoli vedono la corsa a depredare queste terre 'ricche'. Dopo Napoleone che tentò la conquista di Trento infiltrandosi lungo le valli dell'Adige e del Brenta, il regno Lombardo-Veneto e le disastrose guerre d'Indipendenza, o meglio di conquista, dei Savoia sfociate nel regno d'Italia, combattute principalmente sul confine del Mincio. E' il periodo del famoso 'quadrilatero' asburgico, tra Peschiera del Garda, Verona, Mantova e Legnago. Praticamente tutta una provincia militarizzata e votata alle imponenti opere di difesa, con Verona ridotta ad una immensa caserma. le molte anime della città di Verona
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bibliografia Verona | ||
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titolo | autore | edizione |
Ti presento Verona | P.Mameli | 2019 - Editoriale Programma |
Città murate del Veneto | G.Perbellini, F.Rodeghiero | 2011 - Cierre Edizioni |
Verona tra Ottocento e Novecento | Girardi | 2004 - Canova Editrice, Treviso |
Storia di Verona | G.Zalin | 2001 - Neri Pozza Editore |
Verona - Itinerari Culturali | C.Semenzato | 1995 - Corbo e Fiore Editori, Venezia |
Escursioni tra Garda e Verona | D.Hollhuber, W.Kaul | 1990 - Edizioni Athesia |
Le strade di Verona entro la cinta muraria | G.Beltramini | 1993 - Verona |
Storia di Verona | G.Solinas | 1981 - Verona |
Una città e il suo fiume | G.Borelli | 1977 - Verona |
La Verona di ieri | N.Cenni | 1975 - Verona |
Le mura e le fortificazioni di Verona | G.Barbetta | 1970 - Verona |