il fiume Adige
Quattrocentodieci chilometri di lunghezza, dal passo di Resia a Brondolo di Chioggia.
Sei provincie attraversate: Bolzano, Trento, Verona, Padova, Rovigo e Venezia.
Tre grandi città: Bolzano, Trento e Verona.
Numerosi affluenti importanti nella parte montana.
A sinistra: Passirio, Isarco-Rienza, Avisio, Fersina.
A destra: Solda, Noce.
Come tutti i fiumi che attraversano la pianura veneta, anche l'Adige ha due volti nettamente distinti.
La parte montana, racchiusa in una profonda valle di origine tettonica, scavata e lavorata dai ghiacciai, che capta i numerosi torrenti montani tra Stelvio, Alpi Venoste, Atestine ed Aurine e trova uno sbocco scavandosi un canyon sulla piattaforma calcarea delle prealpi Venete tra Lessini e Baldo.
E la parte di pianura con un andamento pigro e lento nel cuore della campagna padano-veneta.
Qui il tracciato è più incerto e volubile, numerosi sono stati gli spostamenti dell'alveo, il più importante dei quali fu ma mitica 'Rotta della Cucca' del 589, in piena epoca delle invasioni barbariche.
In epoca romana il grande fiume passava per Cologna Veneta (Cucca è imprecisa località nei pressi di Cologna), Montagnana, Este.
E queste tre ultime città devono la loro esistenza proprio al grande fiume.
Este fu il centro principale della civiltà preromana Atestino-Veneta.
La rotta del 589, oltre a decretare lo sfacelo dell'impero romano, lasciò per secoli il fiume disalveato ad impaludare le Valli Grandi Veronesi.
Verona è un po' l'ombelico del fiume
La città, sorta in un'ansa del fiume, si trova allo sbocco della valle principale collegamento tra centro Europa e la pianura, a sua volta non lontana dal confine tra area veneta e lombarda. Incrocio tra la strada romana per Tridentum e la Postumia.
bacino idrografico del fiume Adige