oasi naturalistica di Valle Vecchia a Caorle,
tra la laguna di Caorle Valle di Zignago, la laguna di Bibione e la spiaggia dell'Adriatico
Oasi lagunare tra Caorle e Bibione, Concordia Sagittaria, Portogruaro (Venezia) allo sbocco della valle Zignago, tra i fiumi Tagliamento, Lemene e Livenza, di circa 150 ettari ricavati da bonifiche avvenute negli anni '60.
'Vallevecchia natura nuova' è lo slogan che vuol far conoscere questo lembo semipaludoso, oasi e rifugio per numerosi uccelli, specie migratori e fauna di palude.
L'area è particolarmente indicata agli amanti dell'osservazione degli uccelli (bird-watching) ed è attrezzata con un interessante sentiero didattico ed una pista ciclabile e la possibilità di percorre alcuni tratti in carrozzina per i disabili.
Lungo la costa interessanti formazioni palustri della flora dunale e una pineta litoranea.
L'oasi è caratterizzata da oltre 4 km. di litorale sabbioso lasciato allo stato naturale e da un entroterra agrario ottenuto mediante la bonifica delle preesistenti superfici lagunari salmastre.
I suoli sono di tipo sabbioso e argilloso e presentano frequenti infiltrazioni di acqua salmastra.
Sono rappresentate numerose situazioni d'ambiente, tra cui figurano biotopi di duna sabbiosa, di palude dolce e di pineta inseriti dentro un contesto di superfici coltivate.
Il complesso mosaico ambientale determina una particolare ricchezza naturalistica.
Centro di educazione naturalistica e museo
Presso gli edifici dell'azienda agricola pilota e dimostrativa di Veneto Agricoltura è presente una sala didattica/museale con pannelli didattici e diorama che illustrano l'ambiente di Valle Vecchia e la storia che ha portato a trasformare il luogo in oasi naturalistica.
- La palude dolce.
Presso le bocche di porto di Falconera a ridosso del canale Canadare, specchi d'acqua dolce profonda, pozze d'acqua bassa, isolotti e canneti consentono di scoprire l'ambiente paludoso di acqua dolce.
Il giro escursionistico si sviluppa per due chilometri, senza difficoltà.
- Dalla battigia al bosco igrofilo.
Osservazione dei biotopi di dune e depressioni interdunali e, gradatamente, ai boschi igrofili e pinete miste alle spalle della linea costiera e fino alla campagna aperta ai margini delle depressioni delle sacche lagunari.
giro escursionistico (quasi) completo dell'isola di Valle Vecchia
L'escursione si presta in modo particolare al nordic walking.
Si percorrono circa 14 km. fantastici, visitando i luoghi più significativi e suggestivi.
Si parte dal primo parcheggio, appena superato il ponte d'accesso all'isola.
Proseguire per qualche centinaio di metri lungo la strada principale, ora sterrata, fino al primo incrocio dove si svolta a destra.
Si segue per qualche chilometro la diritta sterrata fino ad una diramazione, verso destra, dove si prosegue lungo l'argine rivolto verso la valle di Zignago.
Dopo un lungo arco sull'argine si ritorna nuovamente sulla dirittura della strada sterrata, nei pressi di una torretta d'osservazione.
Verso destra in breve si perviene ad un parcheggio, si supera un ponticello e delle strutture d'osservazione degli uccelli e si costeggia l'argine, oltre il quale in una isoletta si trovano dei casoni.
Raggiunto il versante nord della pineta costiera si prosegue per la strada sterrata fino a trovare un varco, verso destra nella pineta, che permette di raggiungere la spiaggia ed il mare.
Il mare è sempre generoso di suggestioni, verso destra s'intravede il nucleo abitato di Caorle con l'inconfondibile sagoma del campanile.
Si può percorrere tutta la lunghissima spiaggia in direzione est dove si trovano alcuni casoni di valle, fino a raggiungere la punta sabbiosa affacciata sull'abitato di Bibione Pineda, dall'altra parte del Canal dei Lovi.
Tornati indietro fino all'accesso principale della spiaggia si riguadagna la strada principale, sterrata, che riporta con un rettilineo di oltre un chilometro al parcheggio.
Oltre a visitare il Museo e la sede di VenetoAgricoltura, si possono fare altre varianti al percorso.
passeggiata per disabili in carrozzina
Dopo la chiesetta di Brussa, superato il grande ponte di accesso all'isola, si trova un primo parcheggio.
Nei pressi si possono visitare le barene di recente realizzazione.
Verso sinistra le indicazioni per il Museo e VenetoAgricoltura.
Una stradina sterrata molto piccola porta a visitare un casone, che costituisce la più interessante testimonianza etnografica e culturale presente in Valle Vecchia.
Il percorso sterrato non presenta difficoltà, a parte qualche avallamento formato dalla pioggia e qualche buca, però meglio essere accompagnati da un amico.
Dal ponte d'accesso e dopo il primo parcheggio, proseguendo diritti fino al primo incrocio, si svolta a destra e si percorre tutta la lunga sterrata fino ad arrivare ad un parcheggio vicino all'argine verso la laguna di Zignago.
Poco lontano vi sono dei casoni, numerosi punti d'osservazione degli uccelli ed una torretta.
Seguendo la strada principale, dritti dal ponte d'accesso all'isola, si arriva al grande parcheggio poco lontano dalla spiaggia, dove si può scegliere di andare al mare a prendere il sole.
Vi è un buon viottolo pavimentato in legno che sbuca sulla spiaggia però gli ultimi metri sono nella sabbia e ci vuole qualcuno che spinga la carrozzina.
La spiaggia è libera e molto bella.
I migliori mesi per andare sono maggio giugno e settembre.
Dal parcheggio presso la spiagga, proseguendo invece sulla destra per una stradina, si può visitare la pineta.
Si possono osservare molti tipi di uccelli come il chiurlo, la garzetta, la pancianera e la gavina, meglio se con l'ausilio di un buon binocolo.
La stradina che costeggia la pineta è leggermente tortuosa e con qualche difficoltà in carrozzina.
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