Passeggiata di primavera 2015
Colli Berici estremo settore sud, zona Sossano, San Germano dei Berici, Villaga
Anche quest'anno abbiamo effettuato la tradizionale passeggiata di Primavera il giorno di Pasquetta, tra gli amici di TuttoBerici e MagicoVeneto.
La bella giornata, fresca e ventilata ma piena di sole e con una luce straordinaria, ha entusiasmato gli oltre 170 camminatori che hanno partecipato alla gita, tra i quali numerosi ragazzini ed anche diversi cagnolini.
Sostanzialmente il percorso si è articolato in tre parti.
Nel primo tratto abbiamo attraversato le Rive di Sossano alla volta di Campolongo di San Germano dei Berici restando alti sulla sponda della Val Liona, la valle più grande dei Berici, a mezzacosta del monte Cistorello.
Nella seconda parte la risalita al monte Cistorello percorrendo un tratto della stradina asfaltata che da Campolongo sale a Pozzolo, per poi camminare su stradine sterrate e sentieri a nord del Cistorello.
La terza parte per la discesa dal Cistorello verso le Riveselle (tralasciando la stradina che scende direttamente a Sossano lungo la dorsale) e quindi il rientro a Sossano per l'affascinante valletta Anesolo.
La gita è stata allietata dalla compagnia di Amici di Villa Garzetta di Sossano che ci hanno raccontato dell'affascinante storia di Sossano e della Val Liona, soprattutto riguardante la parte medioevale con le dispute tra i feudi Celsanus e Orgiano.
A Campolongo il prof. Raffaello Peotta, dell'Istituto Comprensivo Val Liona, ci ha raccontato della travagliata storia del borgo di Campolongo e ci ha fatto ammirare la stupenda Torre Colombara o Torre Cantarella, dalle vicissitudini di Castrum Romano a castello medioevale, a Villa agricola veneziana ora Villa Dolfin Mistrorigo.
Aria di antico e magico anche sulla cima del monte Cistorello, cima pagana sacra per gli allineamenti ottici con altri luoghi importanti poi, inevitabilmente, luogo di osservazione romano con una grande torre successivamente trasformata postazione medioevale, con reperti ancor visibili nelle fondamenta.
Alle Riveselle, con la guida e la descrizione di esperti, abbiamo osservato la fioritura di alcune specie di orchidee spontanee, specie rare ed endemiche che nei Berici sono ben rappresentate in vaste macchie prative, perfino esuberanti.
Naturalmente su tutto, complice la fantastica giornata primaverile, primeggiava l'orizzonte e il panorama traboccante sulla infinita pianura, sui dirimpettai Colli Euganei e sulla bellissima Val Liona.
l'escursione in dettaglio
Pur con una certa logica di fondo, l'orientamento dell'escursione non è banale, specie per chi non è della zona.
Questo in quanto non vi sono indicazioni di sentieri e per l'intrecco con numerose stradine che portano a case sparse e ai molti tratturi intepoderali di servizio ai vari appezzamenti coltivati o ai vigneti.
E' raccomandabile usare la traccia gps, realizzata con cura e scaricabile nel box qui sotto.
Partiamo dal grande parcheggio degli impianti sportivi, vicino alla chiesa di Sossano (segnalazioni).
Seguiamo il sentiero che rasenta la palestra sul versante ovest, subito dietro la quale inizia a salire verso le Coste di Sossano da dove possiamo ammirare le prime vedute, oltre il sottostante campo sportivo, sulla vasta pianura allo sbocco della Val Liona.
Fin da subito fa capolino la punta dell'altissimo campanile di Sossano.
Saliamo agevolmente il largo sentierone attraversando alcuni bei vigneti per sbucare ad una stradina sterrata dove la visuale si estende verso la Val Liona.
Svoltiamo a destra e poco dopo prendiamo al bivio la stradina di sinistra e dopo poche centinaia di metri (attenzione) individuiamo una traccia di sentiero che sale ripida nella boscaglia di destra.
Ora percorreremo un lungo sentiero nella boscaglia, in salita sostenuta, che presenta alcuni tratti abbastanza ripidi, restiamo sempre sul versante verso la Val Liona.
Giunti a circa 200 metri di quota troviamo un incrocio con alcuni sentieri, tralasciamo il sentiero che sale verso la cima del Cistorello e prendiamo il sentiero di sinistra che scende, a tratti con decisione e con alcuni tornanti, verso Campolongo.
Sbuchiamo ad una ampia radura con i ruderi di una vecchia cascina e una spettacolare veduta su tutta la parte centrale della Val Liona.
Verso destra seguiamo un sentiero che rimare sopra la cava (ora chiusa) e che conduce a Campolongo, che si presenta con una veduta spettacolare e con la parte alta della Val Liona a fare da paravento.
Sul fondo distinguiamo gli antichi borghi di Villa del Ferro, Grancona e San Germano dei Berici.
Raggiunto il bellissimo borgo di Campolongo di San Germano dei Berici ci fermiamo ad ammirare la grande, bellissima, Torre Colombara e le antiche case e ville.
Dalla chiesa prendiamo la ripida strada asfaltata che sale verso l'altopiano di Pozzolo (di Villaga).
La salita lungo la ripida e stretta strada asfaltata non è piacevolissima, tuttavia transitano raramente automezzi e in un paio di chilometri risaliamo agevolmente buona parte del dislivello della salita verso il Cistorello.
Poco prima del valico (case Ferrone, m.200) sulla destra si dirama un largo tratturo, caratteristica la sorgente d'acqua, che percorriamo lungamente in salita moderata.
Possiamo osservare in diversi tratti le rocce consumate, tipo binario, per il passaggio dei carri agricoli ed anche per il trasporto delle pietre da costruzione cavate nei dintorni.
Giunti alla stradina sterrata, in una radura con una bella casetta, proseguiamo verso destra fino ad un valico dove ci affacciamo in modo spettacolare in una valletta che ci presenta una scenografica veduta su tutta la catena dei Colli Euganei, non molto lontani.
Nei pressi un piccolissimo stagno artificiale, un minuscolo biotopo, creato per l'abbeveraggio degli animali al pascolo e per l'irrigazione del piccolo campo agricolo.
Superiamo una fattoria, lasciamo la stradina e prendiamo un sentiero verso destra che sale verso la cima del monte Cistorello.
La veduta dalla cima del Cistorello (m.305) è davvero spettacolare, come essere sulla prua di una immensa nave.
E' la massima elevazione della dorsale berica di Sossano e la pianura alluvionale riempie l'orizzonte.
Dirimpettai i Colli Euganei, appena sotto la Val Liona con di fronte l'altopiano del Botteghino.
Nelle giornate terse possiamo vedere in lontananza il profilo degli Appennini Romagnoli, mentre verso nord si stagliano le imponenti moli del monte Baldo, i Lessini, il gruppo della Carega, il Pasubio, gli Altipiani e tutte le Prealpi Venete orientali.
Ora scendiamo mantenendoci sul versante verso Toara di Villaga.
Dapprima ripercorriamo un tratto del sentiero fatto per giungere alla cima, poi verso destra raggiungiamo la stradina che percorre la dorsale.
Ad un bivio (vari cartelli didattici) prendiamo verso sinistra (Pozza, m.195), poi percorriamo un sentiero in discesa, ad un certo punto troviamo un bellissimo pulpito panoramico che ci permette di ammirare la lunga collina delle Riveselle e la pianura verso Toara e Belvedere, con naturalmente sullo sfondo i Colli Euganei.
Qualche tornante in discesa, un piccolo guado, l'attraversamento di alcune vecchie case rurali e giungiamo sulla gobba sommitale delle Riveselle (m.95), ampia radura.
Dopo aver ammirato ancora il panorama scendiamo per il sentiero che si dirama a destra (provenendo dall'ultima casa) e che porta verso la piccola valletta Anesolo tra le Riveselle e il monte Cistorello (non verso l'opposta valle verso Toara).
Svolto il lungo, facile e in leggera discesa, sentiero nel bosco attraversiamo alcune case e giungiamo ad una strada più importante (via Anesolo), con una specie di tornante.
Svoltiamo a destra in salita il tornante, attreversiamo una interessante casa rurale e, ora praticamente in piano, passiamo sotto la grande cava, ora chiusa, con alcune misere case quasi dei ruderi.
Dopo il lungo tratto pianeggiante giungiamo alle prime case del centro abitato di Sossano, nella valletta proprio dietro il colle del Cimitero, caratteristico per la soprastante chiesa con campanile.
Per le strade principali del paese raggiungiamo la bella chiesa parrocchiale e il luogo di partenza dell'escursione.