Sass de Stria, passo Falzarego Valparola-Lagazuoi
museo Forte Tre Sassi, museo all'aperto della grande guerra
Dolomiti d'Ampezzo: salita al Sass de Stria per la via normale dal passo di Valparola
Si tratta di una bellissima escursione, relativamente facile e poco faticosa, ma estremamente appagante.
Oltre alla visita alle numerose tracce di trincee, manufatti e gallerie scavati durante la prima guerra mondiale (il Sass de Stria era un punto d'osservazione altamente strategico per gli austro-ungarici), la cima è uno dei più bei balconi panoramici delle Dolomiti, al centro dei principali gruppi.
E' una delle cime importanti, e di una certa altezza in Dolomiti, facilmente raggiungibile da escursionisti con un minimo di preparazione ed esperienza.
Alcuni tratti sono attrezzati con scalette di metallo e di legno, vi sono diverse brevi gallerie, tuttavia con attenzione e rispetto per la montagna e la quota, e con adeguate calzature da escursionismo, è alla portata di tutti, bambini (accompagnati e ben condotti) compresi.
Veramente importante è l'aspetto storico, con le trincee ben restaurate che restituiscono fedelmente e in maniera emozionante le vicissitudini, le fatiche, i pericoli, i pensieri di quei giovanissimi ragazzi (di entrambi gli schieramenti) mandati a morire su queste per loro inospitali montagne.
Per noi, un secolo dopo, queste sono montagne di gioia perché regalano le emozioni dell'alta quota dolomitica.
Ed anche perché ci permettono di capire un piccolo tassello della storia che nessun libro può descrivere.
La salita per la via normale parte dai pressi del piccolo
museo 'Forte Tre Sassi', una caserma-fortezza della fine '800 per il controllo del passo.
Tracce evidenti guidano a salire il primo risalto roccioso, con un caratteristico enorme masso posato in posizione instabile un tempo dipinto di blu (ora qualche traccia di colore), seguono ripide rampe per tracce non obbligate che si mantengono al centro del grande piano inclinato.
Si giunge alla zona centrale, una specie di vasto pianoro roccioso, il panorama diviene via via più grandioso con fantastici scorci verso il vicino gruppo dei SettSass, verso il Sella e la Marmolada.
Tutta l'area è lavorata dalle tracce di trincee, gallerie, manufatti risalenti alle postazioni della grande guerra.
Raccomandabile una accurata visita alle varie postazioni, un vero e proprio museo all'aperto della Grande Guerra.
Ora si tratta di aggredire la cuspide della cima, sempre ben evidente verso sud.
Vi sono alcune possibilità per gallerie ed enormi spaccature della roccia o per roccette esterne.
Alcuni tratti sono attrezzati, ma senza particolari difficoltà.
Sono anche aggirabili internamente.
Alcuni passaggi sono su spaccature della roccia, molto strette... sconsigliabili ai troppo... obesi!
Dopo le ultime scalette e trincee si sbuca nel pianoro sommitale che precipita verso il Falzarego appena oltre la grande Croce.
Prestare sempre attenzione e non avventurarsi sulle balze esposte verso la parete sud, ma rimanere nell'anticima, dove si trovano altri manufatti e ripari.
Il panorama è davvero fantastico.
E' l'immensa magia delle Dolomiti.