salita da Croce d'Aune al rifugio Giorgio Dal Piaz
Croce d'Aune (Sovramonte e Pedavena), Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
passo Croce d'Aune, rifugio Giorgio Dal Piaz, Vette Grandi, monte Pavion, busa di Monsanpian e di Cavaren
Una delle mete più conosciute e frequentate del feltrino è la spettacolare salita al rifugio Giorgio Dal Piaz.
Partendo dal passo Croce d'Aune l'escursione risulta essere già abbastanza impegnativa, dovendo superare un dislivello di 1000 metri e una discreta lunghezza, nonché tratti piuttosto ripidi di scorciatoie della stradina militare.
La classica evoluzione estiva del tempo, da queste parti, prevede cielo splendido al mattino, l'addensarsi di nuvoloni e fredde nebbie nel primo pomeriggio e spettacolari serate limpidissime con tramonti indimenticabili.
Il primo impatto con il mondo delle Vette è emozionante e sorprende per queste balze erbose e le quinte rocciose.
Tuttavia il rifugio è solamente la porta d'ingresso dell'incredibile, e relativamente sconosciuto, mondo delle Vette di Feltre.
Partendo dal rifugio, con buone camminate si possono scoprire angoli davvero affascinanti, dolcissimi e allo stesso tempo tenebrosi, raccolti e grandiosi, assolati e nebbiosi, dove verdissime praterie si alternano a bianchi macereti sassosi.
Sempre e comunque luoghi solitari dove dominano il suono del vento ed il silenzio.
Ha dell'incredibile la salita al Pavion, la piramidale sommità di queste balze, stupisce per i silenzi e la solitudine la Busa di Monsampian, meraviglia la Busa delle Vette Grandi, detta per l'appunto Busa delle Meraviglie.
E' il fantastico mondo che ci hanno lasciato le grandi glaciazioni quaternarie, un angolo ancora del tutto intatto.
salita al rifugio Dal Piaz ed escursione ai circhi glaciali delle Vette Grandi
Itinerario facile e molto piacevole, ma abbastanza lungo e con un notevole dislivello.
Consigliabile un discreto allenamento per godere la splendida camminata su questo fantastico balcone panoramico dalle imprevedibili condizioni di luce.
E' anche la porta principale, e più facile, di accesso al fantastico e straordinario mondo delle Vette di Feltre, caratterizzato da ampi circhi glaciali.
Un mondo di luce, ameni paesaggi, pascoli favolosi e una ricchissima vegetazione floreale con rari endemismi residui delle grandi glaciazioni, luogo molto caro ai geologi e botanici di fine ottocento, come Giorgio Dal Piaz professore di geologia dell'Università di Padova.
Senza tema di smentita è una delle più straordinarie escursioni che si possano compiere nello straordinario mondo delle Vette e delle Dolomiti Feltrine.
Senz'altro uno degli itinerari da non perdere e che resterà indimenticabile in chi lo percorre.
in dettaglio
Il sentiero è del tutto evidente ed è la scorciatoia della stradina (ex militare, grande guerra) che in circa 10 km. sale al passo delle Vette Grandi, nei pressi del quale si trova il bel rifugio Giorgio Dal Piaz in posizione panoramica davvero notevolissima.
La salita per la stradina è un bell'itinerario
praticabile anche in mountain bike.
Si parcheggia nel piazzale di passo Croce d'Aune (m.1.050) facilmente raggiungibile da Feltre passando per Pedavena.
In alternativa si può salire da Fonzaso imboccando la strada sulla destra subito dopo la prima lunga galleria della statale per Fiera di Primiero.
Oltrepassato paesino di Faller svoltare per il Col Falcon per scendere infine brevemente al passo Croce d'Aune.
Dal passo Croce d'Aune inizia la camminata salendo per la stradina verso nord a fianco della chiesetta.
Poco dopo vi è la prima tabella del sentiero (provvidenziale fontana), che inizia a salire verso sinistra (al centro la stradina) e s'inoltra nel bosco.
Il tratto nel bosco è abbastanza ripido, ma più che altro spesso scivoloso, tuttavia molto piacevole.
Interseca più volte la stradina e sbuca ad un caratteristico tornante della stradina, dove si trova la sbarra.
Ora il sentiero si stacca decisamente dal percorso della stradina e sale diritto per poi compiere una svolta ad angolo retto e, con diversi altri tornanti piuttosto ripidi, mano a mano esce dal bosco e s'affaccia alle zone di prati con vaste estensioni di erike e rododendri.
Si arriva al grosso blocco di cemento di ancoraggio della (ex) teleferica del rifugio che si può vedere ancora altissimo.
Proseguire brevemente per la stradina per poi prendere le ripidissime scorciatoie su placconate rocciose che portano alla cresta.
Il panorama diviene spettacolare.
Da ultimo, per la stradina o per altre scorciatoie erbose si arriva all'agognato rifugio.
Aperto in stagione, Cai Feltre, m.1.993, in salita da ore 1:30 a 3:00 ore o più a seconda dell'allenamento.
salita al monte Pavion (Pavione)(m.2.335)
La seconda parte dell'escursione mira alla lunga salita al monte Pavion.
E' un percorso notevolissimo e di grandissima soddisfazione.
Si attacca verso sinistra la cresta che parte dal passo delle Vette Grandi (100 metri dal rifugio).
E' una cresta erbosa da un lato, ma ripidissima, mentre dall'altro vi sono le alte balze rocciose sulla Busa delle Vette.
Il tratto è davvero entusiasmante.
Dopo una breve discesa si attacca l'erboso versante sud e, lungamente e con numerosi tornanti, si perviene alla forcella sotto la piramidale cima del Pavion.
Il paesaggio si apre anche sul versante nord e si distinguono il Primiero e le Pale di San Martino.
Da ultimo un ripido sentiero mira alla cima.
Per la discesa si ritorna brevemente verso l'ultima sella percorsa all'andata dove a metà della salita, verso destra (sud), un facile ghiaione, ma davvero impressionante per la ripidità, conduce alla sottostante stradina della busa di Cavaren.
Altra possibilità consiste nel seguire la cresta che scende (ovest) al passo Pavione e quindi sentiero e stradina per la busa di Monsampian e Cavaren.
Verso sinistra per la lunga e pianeggiante stradina, anche qui notevolissimi gli aspetti naturalistici e paesaggistici, si ritorna al rifugio Dal Piaz.
Oltre le Vette... Feltrine - circhi glaciali Buse delle Vette Feltrine, Monte Pavion
Nelle foto gli scorci tra il rifugio Giorgio Dal Piaz, la Busa delle Vette Grandi, le Vette Grandi, il monte Pavion, la busa di Cavaren.
Nell'affascinante mondo delle
buse, tracce ancor vistose del mondo dei ghiacciai quaternari e rari endemismi floreali.
Le condizioni climatiche e di luce cambiano rapidamente in pochi minuti.
Sole bruciante o giochi di nebbie, ma sempre orizzonti straordinari.
E' il magico mondo dei grandi spazi, del sole bruciante, delle nebbie e dei giochi di nuvole, dei cambi di luce improvvisi, del vento, delle grandissime praterie e delle superbe fioriture, delle grandiose sassaie lisciate e trasformate in forme geometriche dai ghiacciai.
E' il magico mondo delle Vette di Feltre, che nessuna foto può rendere appieno.