passeggiata dal rifugio Posa Puner a malga Mont monte Crep
Facile, tranquilla, bellissima passeggiata tra boschi, ampie radure, fantastiche visioni panoramiche verso la pedemontana trevigiana e la Valbelluna.
Raggiunto il parcheggio del rifugio Posa Puner, con le lunghe salite da Combai (Miane) o di Pianezze (Valdobbiadene), possiamo incamminarci seguendo la tabellonistica del sentiero panoramico dal Grappa al Cansiglio, conosciuto anche come altavia Grappa-Cansiglio (TV1), recuperando il sentiero a fianco della cappella Votiva del Posa Puner.
Prendiamo il sentiero alla volta di malga Mont e procediamo in leggerissima salita entrando nel fitto bosco, in breve ci troviamo in una ampia, bellissima, radura del monte Salvadella, dove si aprono squarci sia verso la pianura che verso il bellunese e la bellissima radura delle casere I Pian, che raggiungeremo al ritorno.
Ancora fitto bosco, una breve discesa un minimo più ripida e sbuchiamo sulla stradina agro-forestale (forcella Mattiola) che cucisce tutte le varie gobbe boschive della lunga dorsale dal monte Cesen al passo di Praderadego, che sarà il nostro filo conduttore per il resto della passeggiata.
Procediamo lungo la stradina verso est, ora sul versante nord verso Mel, e giungiamo al bellissimo bivacco di Salvadela Nova, una vecchia baita di boscaioli magistralmente restaurata e mantenuta dal gruppo alpini di Mel.
All'esterno panchine e caminetto invitano ad una buona sosta.
Seguiamo sempre la stradina appena sotto la cresta sommitale, possibili anche varianti per sentieri sul versante sud, qualche saliscendi alternato tra radure e bosco e raggiungiamo il grande insediamento di malga Mont.
Oltre alla pendana (stalla) e alla casera vera e propria, è stato realizzato un altro bellissimo bivacco ad opera del gruppo alpini e pro-loco di Miane.
Anche qui panchine e tavoli obbligano ad una bella sosta.
Qui vi giunge il sentiero di un bellissimo anello escursionistico che parte dal Santuario della Madonna del Carmine di Miane (sentiero n.989 - escursione un po' più impegnativa di questa).
La cima del monte Crep, sormontata da una grande croce, è a poche centiania di metri e poche decine di metri di dislivello, non possiamo far altro che raggiungerla per ammirare uno splendido panorama a 360 gradi su tutta la pedemontana e pianura trevigiana, a volte se limpido perfino sulla laguna veneta, sulla lunghissima dorsale prealpina tra il monte Cesen-Praderadego-SanBoldo-ColVisentin, sull'ampio vallone della Valbelluna e sulle Dolomiti Bellunesi.
Veramente magnifico, riempie gli occhi e il cuore, riempie i polmoni quell'aria così aerea.
Ridiscesi a malga Mont possiamo valutare se proseguire l'escursione per raggiungere lo spettacolare
Olt de Val d'Arch (o Volt de Val d'Arc) che segna i 'controversi' (per secoli, vedi storia) confini tra Mel e Miane e tra il bellunese e il trevigiano.
In questo caso proseguiamo per la stadina in discesa fino a forcella Dele Fede, ancora leggera salita fino a dove si dirama il sentiero (tabelle) che scende ripidamente a sinistra (verso la Valbelluna).
Si scende tra il fitto bosco per la traccia di sentiero (vedi scheda specifica e foto).
Da malga Mont ci incamminiamo per ritornare al rifugio Posa Puner.
Ripercorriamo la stradina forestale, ripassiamo per Salvadella Nuova quindi, anziché riprendere il sentiero fatto all'andata, continuiamo per la stradina forestale che con un percorso di poco più lungo e in leggera salita, aggirando il boscoso versante nord, ci riporta al Posa Puner.
A metà del tratto di stradina, si apre una bellissima radura con alcune costruzioni delle casere I Pian.
Il posto è straordinariamente ameno, pascoli rigogliosi attorniati da grandi gobbe montuose ricoperte da esuberanti boschi.
Raggiunto il Posa Puner, inevitabile, per non dire obbligatoria, la visita... all'interno del rifugio gestito dal gruppo alpini di Miane...