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1202 | Aprile - La quarta crociata parte da Venezia, capitanata dal valoroso Doge Enrico Dandolo, ottantenne e cieco. Si fa rotta verso Costantinopoli, prima tappa (ma poi anche meta definitiva...) per l'Egitto. Gli interessi religiosi vengono presto annacquati e la spedizione si trasforma in guerra di Venezia contro i bizantini di Costantinopoli. |
1203 | 17 luglio. Presa di Costantinopoli. Isacco viene rinominato imperatore e, formalmente, destituito Alessio III. |
1204 | Le faide interne, nell'oligarchia bizantina, non sono placate. Isacco viene destituito ed abbacinato, Alessio viene incarcerato e, pochi giorni dopo, strangolato. Sale al trono Alessio V, ma il nuovo uomo forte è Nicolò Canabe. La reazione veneziana è furiosa. Si decide per la spartizione dell'impero bizantino e, a Venezia, tocca la fetta più grossa. |
1204 | 13 aprile. E' la drammatica giornata del sacco di Costantinopoli. La città è saccheggiata e devastata, tra orribili stragi, violenze e razzie. Una messe immensa di opere d'arte (tra le quali i quattro cavalli bronzei dorati che ora ornano la Basilica di San Marco) prende la via per Venezia. |
1205 | Costantinopoli è protettorato veneziano. Il doge Enrico Dandolo muore e viene sepolto nella chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. E' una sorta di proclamazione di quello che si potrebbe definire l'Impero Veneziano. Vi fu persino un attimo di dubbio su quale fosse la capitale politica veneziana. Alla morte di Dandolo, a Costantinopoli, si procede ad eleggere doge Marino Zen. La notizia arriva a Venezia quasi due mesi dopo e sarà motivo di fortissime preoccupazioni. Si procede ad eleggere doge il ricchissimo Pietro Ziani e si fa in modo di dissipare tutti i dubbi di autonomia dei possedimenti orientali. Ziani si impossessa dei titoli politici su Costantinopoli, ma saggiamente concede una forte autonomia. |
1210 1212 | Con una guerra viene conquistata Candia. Creta sarà una Venezia in miniatura per quasi cinquecento anni. Primo governatore è Jacopo Tiepolo e viene istituito un Maggior Consiglio dei nobili veneziani residenti nell'isola. |
1214 | Guerra contro Padova che aveva saccheggiato Chioggia. |
1225 | Istituzione del 'Fontego dei Tedeschi', ambasciata commerciale dei mercanti del centro Europa a Venezia, riconosciuta cardine nelle tratte commerciali con l'oriente. Esisteva già un 'Fontego dei Persiani' e un 'Fondego dei Turchi'. La Venezia di questo periodo è veramente una città multietnica e multiculturale. E' questo il motore profondo della sua ricchezza per almeno altri trecento anni. |
Nella terraferma veneta imperversa la furia di Ezzelino III da Romano, a Venezia si assiste "indirettamente, ma attivamente" (e non senza preoccupazioni) alle imprese del tiranno. vedi le cronache Ezzeliniane: la storia degli Ezzelini dal 1000 al 1260 | |
1265 | Si procede ad una razionale forma di tassazione, con l'istituzione di dettagliati tariffari, sulla transazione delle merci e sulle proprietà. E' una prima forma doganale e fiscale. |
1277 | Marco Polo è nelle lontanissime terre di Cina. E' il mito del ricco e colto mercante veneziano che attraversa imperi ostili e lontanissimi facendosi valere e rispettare per il coraggio, la lealtà la vastissima cultura e la grandissima sensibilità umana, che gli permette di conoscere ed assimilare civiltà diversissime e trarne ricchezza di conoscenza. |
1284 | Battaglia della Meloria, quale espressione e scontro diretto tra gli interessi economici veneziani e pisani, che vengono sconfitti. Durerà, con alterne vicende e fasi di stasi, per quasi un secolo. |
1297 | 'Serrata' del Maggior Consiglio: Venezia diventa una repubblica aristocratica, dove i nobili hanno diritto di voto e rappresentanza. |
Nella terraferma, dopo la sconfitta del tiranno Ezzelino, per tutto il trecento padroneggiano le Signorie. vedi le cronache dei Carraresi a Padova |