escursione cima Grappa, dorsale dei Solaroli, valle delle Mure
Pian di Bala, Val Vecia, rifugio Bassano a Cima Grappa, Croce dei Lebi, Col dell'Orso, monte Salarol, Valderoa, Fontana Secca, val delle Mure, Cason del Sol
Cima Grappa si dirama in tre poderose dorsali erbose principali.
La dorsale del monte Asolone verso ovest, la dorsale Solaroli-Fontanasecca-Peurna-Sassumà-Tomatico verso nord-est e ad est la dorsale Meatte-Palon-Tomba.
Cima Grappa, cardine degli avvenimenti bellici della Grande Guerra dopo la disfatta di Caporetto, venne trasformata in una fortezza con chilometri di gallerie e centinaia di bocche da fuoco in caverna.
Le tre ali del monte per un anno furono teatro di memorabili battaglie con decine di migliaia di giovanissimi soldati morti.
Tutti questi luoghi sono ancora oggi devastati da scavi di trincee, postazioni, gallerie e profonde buche di migliaia di granate, facile ancora trovare qualche reperto.
Chiaro quindi che l'escursione lungo la dorsale dei Solaroli è fondamentale per vedere un importante scorcio dei luoghi dove si svolsero quei tragici avvenimenti.
Permette, assieme ad escursioni sulle altre due dorsali, di ricostruire un quadro sufficentemente chiaro dell'ultimo anno di guerra che vide le battaglie d'arresto dopo Caporetto (novembre-dicembre 1917), le battaglie del solstizio quale ultimo tentativo di sfondamento imperiale (giugno 1918)
ed infine le battaglie della vittoria (ottobre-novembre 2018), che soprattutto nei luoghi che affrontiamo con questa passeggiata furono un 'diversivo' per distrarre l'attenzione dal vero cuneo di sfondamento che fu il Montello verso l'Isola dei Morti sul Piave.
Se le ferite non ancora rimarginate inferte al monte dalla Grande Guerra condizionano la nostra passeggiata e si manifestano come un grande museo all'aperto, a farla veramente da padrone è l'immenso, aereo, paesaggio che s'impone da Cima Grappa e lungo le sue dorsali erbose.
Camminare per questi sentieri erbosi, con calma e riflessione anche e non solo meditando sui tragici avvenimenti, è davvero meraviglioso, specie se si approffitta di una bella giornata di luce e dalla limpida visibilità.
Lo sguardo può spaziare, senza ostacoli, dall'Appennino, al mare e alla laguna di Venezia, alla grande pianura veneta, all'altopiano di Asiago, al Lagorai, alle Dolomiti Bellunesi.
Un camminare che è ossigeno puro per chi cerca i grandi spazi e gli orizzonti lunghi, una medicina per chi soffre da claustrofobia da città e ha bisogno di sole bruciante e rigenerante.
Tenere ben presente che l'isolata e aerea cima, anche per il forte contrasto tra la calda pianura e le fredde montagne a nord, è facilmente avvolta da dense nebbie e investita da forti venti e spesso, in estate, s'innescano temporali.
A parte Cima Grappa con il grande Sacrario, quasi sempre affollato di turisti, per il resto si affrontano sentieri che sono ben poco frequentati, nei quali in stagione è più facile trovare pastori che conducono le pecore che escursionisti.
Per coloro che non vogliono o non possono affrontare le escursioni lungo le dorsali che si diramano da Cima Grappa è comunque 'obbligatoria' la visita turistica al monte Grappa.
Oltre alle grandi gradinate del Sacrario, consigliabile la visita alla Galleria Vittorio Emanuele.
Consigliabile raggiungere, pochi minuti di camminata, la ex Base Militare Nato, in abbandono, dove dalla 'nave' il panorama è vastissimo verso nord e dove si trova un belvedere con l'indicazione delle montagne circostanti.
anello Cima Grappa, dorsale Solaroli (o Salaroli), Fontanasecca, Val delle Mure, Pian di Bala
L'intero anello è abbastanza lungo, anche se non eccessivamente faticoso e con un dislivello relativamente contenuto per un escursionista medio.
Si può, eventualmente, facilmente suddividere in due escursioni distinte, partendo sempre dal Pian di Bala.
Naturalmente si può partire anche da Cima Grappa, ma in questo caso è sostanzialmente preclusa la suddivisione in due anelli, inoltre si parte in discesa e di conseguenza si ritorna in salita, essendo proprio Cima Grappa il punto più elevato di tutta la lunga escursione.
Consiglio quindi di partire in ogni caso dal Pian di Bala, luogo abbastanza complesso da raggiungere in auto (comunque strada asfaltata anche se a tratti abbastanza impegnativa), ma molto interessante per chi non conosce il posto, luogo da cui si possono affrontare anche altre interessanti escursioni come la famosissima
mulattiera delle gallerie Boccaor-Meatte.
Descrivo l'escursione in senso orario, anche se si può fare, pur meno consigliabile e godibile, in senso antiorario.
La scelta se optare per due escursioni distinte si può fare poco dopo la partenza, dopo la prima rampa di strada asfaltata in ripida salita, nei pressi del rudere del vecchio (ottocentesco) alberghetto (Cason Val Melin).
Partiamo dal Pian di Bala (m.1.370) e affrontiamo subito la ripida strada asfaltata che risale il versante orientale tra la Cima e la lunga dorsale dei Solaroli, rompendo il fiato arriviamo in breve al rudere del Cason Melin.
Qui per salire a cima Grappa prosegiamo per la stradina, mentre per salire direttamente al valico di Croce dei Lebi prendiamo il sentierino che si dirama sulla destra.
Proseguiamo per la stradina e raggiungiamo il grande
agriturismo Malga Val Vecia (fuori stagione anche bivacco/ricovero di emergenza).
Ora continuiamo per il sentierino che sale moderatamente ripido nel bosco per sbucare sulla dorsale, dove d'improvviso si apre lo straordinario orizzonte verso la pianura veneta.
Seguiamo il sentierino che con alcuni tornanti sul ripido pendio erboso, e alcuni resti di postazioni della Grande Guerra, ci conduce senza indugi al soprastante evidente
rifugio Bassano e al Sacrario di Cima Grappa (m.1.770).
Possiamo concederci una breve visita al grande Monumento, ovviamente è d'obbligo una visita turistica apposita ad un luogo così importante e così spettacolare paesaggisticamente.
Riprendiamo l'escursione per la mulattiera che si dirama dietro il grande parcheggio, verso nord, tralasciando la stradina che sale alla ex Base Militare Nato, ora in completo abbandono.
La mulattiera in leggera discesa è bellissima paesaggisticamente e lambisce importanti tracce di postazioni e gli sbocchi della grande Galleria Vittorio Emanuele.
Ad un certo punto lasciamo la mulattiera principale e scendiamo per sentiero più ripido, cartelli indicatori, alla volta del valico di Croce dei Lebi (m.1.550).
Qui potevamo arrivare anche direttamente dal Pian di Bala, saltando la salita a Cima Grappa, oppure scendere (verso destra...) se stiamo facendo solo il primo anello.
Dalla Croce dei Lebi riprende la salita che affronta tutta la lunga dorsale erbosa.
Non vi sono veri strappi, è praticamente tutto un leggero saliscendi, il panorama (visibiltà e meteo permettendo) è davvero straordinario, molto aereo, e possiamo guardare dall'alto entrambi i profondi versanti.
Naturalmente tutto il percorso è completamente interessato da scavi di trincee e gallerie, vi è qualche profonda buca o gralleria crollata, pertanto prestare un minimo di attenzione e, soprattutto, non avventurarsi dentro pericolosi buchi.
Con relativa poca fatica raggiungiamo il Col dell'Orso (m.1.680), punto più elevato della dorsale.
Dal Col dell'Orso, ancora camminando con grande entusiasmo, giungiamo all'aereo, bellissimo paesaggisticamente, monte Salarol.
Una veloce discesa e siamo al valico di Valderoa (m.1.550).
Possiamo compiere delle divagazioni per malga Fontanasecca o raggiugere la vicina cima Valderoa.
Propendiamo per la discesa, verso destra seguiamo un sentierino (indicazioni Valle delle Mure, Cason del Sol) che diviene via via più erboso e meno pronunciato ed infine, con qualche indugio, sbuca alla povera casera di Malga Salaroli (monticata in estate, attenzione ai cani).
Ora scendiamo lungamente lungo la ripida e un po' sconnessa (per le mtb) stradina sterrata fino ad un tornante verso sinistra, dove lasciamo la stradina e seguiamo (cartelli) il sentiero che scende inoltrandosi nel fitto bosco.
Il sentiero sbuca nuovamente nella stradina (che compie un giro ben più lungo e raccorda anche altre malghe), siamo ormai a poca distanza dal Cason del Sol.
Raggiungiamo il grande noto agriturismo Cason del Sol (m.1.280)(punto più basso dell'escursione).
La località e il paesaggio sono molto belli, bucolici, sul fondo della Valle delle Mure.
Ora seguiamo la strada sterrata verso sud, sempre in leggera salita, che si raccorda sulla strada asfaltata che sale a Cima Grappa provenendo dal monte Tomba.
Camminiamo lungo la strada asfaltata, il passo è comunque molto piacevole, superiamo due minuscoli laghetti, altri reperti della Grande Guerra e giungiamo facilmente al Pian di Bala, dopo diciotto piacevoli chilometri di camminata.