Bastia di Rovolon, Lovertino Albettone, Barbarano Mossano
Le colline che non ti aspetti...
Nel corridoio pianeggiante che separa i Colli Euganei dai Monti Berici, conosciuto anche come area Euganeo-Berica, si trova un piccolo gruppo collinare molto particolare ed interessante, praticamente sconosciuto ai più perché le basse e tondeggianti elevazioni sono nettamente sovrastate dai ben più imponenti orizzonti Euganei e Berici.
Colline isolate che si attestano attorno ai 100 metri di altezza, tra i comuni di Albettone e Barbarano-Mossano che, un po' come i colli di Montegalda (più a nord-est), non hanno tratti comuni con gli Euganei e i Berici, ma caratteristiche proprie particolari ed emergono solitarie nella profonda campagna veneta accuratamente coltivata.
Per conoscere questa interessantissima fascia di territorio veneto, preferiamo partire per il nostro anello in bicicletta da Bastia di Rovolon, ai piedi degli Euganei, e toccare il giro di boa a Mossano, sulla scarpata dei Berici.
E' il modo corretto per capire il significato di 'area Euganeo-Berica' e le sue davvero straordinarie peculiarità.
Si può anche partire da Ponte di Barbarano, facilmente raggiungibile lungo la Riviera Berica, ma consiglio ancora di partire da Bastia di Rovolon.
E sono sicuro che sarà una bella sorpresa per moltissimi cicloturisti.
Il primo tratto è lungo la frequentata pista ciclabile Euganea, in senso antiorario, che lasciamo per aggirare il colle di Lovertino.
Seguiamo l'argine del Bisatto per raggiungere l'interessantissimo paese di Albettone per scavalcare l'omonimo colle.
Attraversata la trafficatissima strada della Riviera Berica, prendiamo per la pista ciclabile della Riviera Berica per raggiungere il colle di San Pancrazio che aggiriamo ad ovest e giungere nella suggestiva
Valle dei Mulini di Mossano.
Percorriamo la dorsale del colle di San Pancrazio e scendiamo per una sorprendente stradina verso Ponte di Barbarano.
Riattraversata la strada della Riviera Berica ci aspetta l'aggiramento del Monticello, un colle particolarissimo e davvero 'inaspettato', appartato e defilato nella campagna e che mai (almeno per chi non conosce bene la zona) ci saremo aspettati di trovare.
Il percorso è interessantissimo paesaggisticamete, e di conseguenza anche fotograficamente, ma soprattutto possiamo appprezzare gli spaccati sulla campagna veneta ancora molto integra e ben tenuta, relativamente poco abitata e con le coltivazioni ancora ben variegate e non degradate a pesanti monoculture, sebbene la coltivazione della vite sia in forte espansione.
Un territorio ricchissimo di storia, di tradizioni e di cultura, ancora vivace e genuina, nonostante le pesantissime contaminazioni degli ultimi decenni.
Da notare che questa zona è tagliata verticalmente dalla nuova autostrada 'Valdastico Sud', fortunatamente ben disegnata con un impatto ambientale e paesaggistico minimo, che non disturba più di tanto la bella pedalata.
- il giro cicloturistico in dettaglio
Partiamo da
Bastia di Rovolon e seguiamo la pista ciclabile dell'Anello dei Colli Euganei in direzione di Vò Vecchio / Lozzo Atestino.
Attraversata la rotonda, la ciclabile corre lungo l'argine dello Scolo Nina, con belle vedute panoramiche verso il monte Madonna e verso il colle di Lovertino, nostra meta.
Dopo circa 5 chilometri di tranquilla pista ciclabile, all'incrocio della strada di Lovertino, lasciamo la ciclabile e raggiungiamo il vicino borgo di
Castello di Lovertino.
Al nucleo di case, interessanti, dove la strada principale svolta a sinistra, prendiamo sulla destra via Castello che ci consente di aggirare completamente, verso nord, tutto il colle di Lovertino.
Dopo un po' troviamo il minuscolo oratorio di
San Rocco, quindi tranquilla strada di campagna, sempre pianeggiante tra qualche rada casa appartata in splendida posizione.
Infine sbuchiamo ai Ponti Nuovi, sulla strada Lovertino-Albettone.
Svoltiamo a sinistra a raggiungere il centro di
Lovertino.
Dall'incrocio principale prendiamo la strada verso il Cimitero per arrivare sul ponte del canale Bisatto.
Qui possiamo godere di un bellissimo panorama sulla campagna di Lovertino, con il colle di Lovertino e tutto il versante occidentale dei Colli Euganei, dove risaltano il monte Madonna e, all'altro estremo, il colle di Lozzo.
Prendiamo il viottolo sterrato prima del ponte sul Bisatto, procedendo verso ovest in direzione di Albettone.
La stradella sterrata percorre l'argine del Bisatto e, dopo aver sottopassato la nuova autostrada (A31, Valdastico-Sud) giunge ad Albettone con scorci interesanti e particolari sul paese.
Facciamo un giro tra le piazze e il centro di
Albettone, in particolare ci soffermiamo sull'antica torre di controllo sul Bisatto.
Nel giardinetto nei pressi anche una bella fontana d'acqua per il ciclista.
Seguiamo la strada principale verso monte, una breve salitella ci porta alla chiesa parrocchiale di Santa Maria, già visibile dal centro del paese.
Poco dopo la chiesa, all'incrocio Ramin (una specie di valico), lasciamo la provinciale e prendiamo a sinistra via Val d'Oca (indicazioni Pista Motocross).
Alcuni saliscendi sulla dorsale collinare e raggiungiamo il tornante all'ingresso della nota
Pista Motocross.
Scendiamo la stradella sterrata di Val d'Oca, caratteristica per alcune installazioni "artistiche", poi un tratto pianeggiante per raggiungere una vasta villa antica e la strada "Rampezzana".
Svoltiamo a sinistra a raggiungere la grande rotonda sulla strada della Riviera Berica, raggiungiamo il vicino
Caseificio Sociale (di Barbarano), dove lasciamo la strada della Riviera in direzione Villaga-Sossano.
Continuiamo dopo la rotonda, sono meno di due chilometri un po' trafficati dalla Rampezzana, fino a raggiungere la pista ciclabile
ex Ferrotramvia della Riviera Berica, che percorriamo in direzione nord fino alla
ex Stazione di Barbarano.
Prendiamo la strada di Barbarano, tralasciamo la salita di San Pancrazio, dietro il colle troviamo l'incrocio di
strada Sottocosta.
Prendiamo sulla destra per questa strada, il percorso diviene subito dopo bellissimo e corre sul piede ovest del lungo colle di San Pancrazio.
Dopo un po' una vista spettacolare di una antica torre (forse fortificazione medioevale, riciclata anche a fornace), con la campagna e il colle tappezzati di vigneti.
Ancora per via Calbin e siamo nei pressi di Mossano, intravvediamo il campanile della chiesa in alto sul colle.
Qui siamo nella bellissima
Valle dei Mulini di Mossano e vi sono diversi mulini, con grandi ruote idrauliche (restaurate), alcuni dei quali visitabili esternamente.
Vale la pena ritornare a Mossano per una bella passeggiata per visitare con comodo i mulini e anche altre interessantissimi luoghi come la
Grotta di San Bernardino.
Raggiunta la piazza e la chiesa di
Mossano, breve rampa in salita, riscendiamo percorrendo la strada principale sulla dorsale verso il colle di San Pancrazio, bellissimi panorami sulla Riviera Berica.
Lasciamo la strada che scende verso la Riviera Berica e proseguiamo con brevi saliscendi sulla dorsale per raggiungere l'eremo di
San Pancrazio, noto e interessante luogo religioso.
Dopo la sosta ristoratrice per la tranquillità del luogo, torniamo indietro per qualche decina di metri al piccolo parco di San Francesco, dove sulla destra troviamo una stradina asfaltata, molto alberata, che con un percorso entusiasmante e con molti tornanti in discesa, plana nella pianura e in breve ci consente di raggiungere nuovamente la ex Stazione Ferrotramviaria di Barbarano.
Proseguiamo per la strada un po' trafficata fino a raggiungere il grande incrocio (semaforo) di
Ponte di Barbarano.
Attraversiamo la strada della Riviera e il ponte sul Bisatto e prendiamo la strada di Monticello (via Crispi) passando accanto al grande complesso di villa Rigon.
Dopo un po', sempre in centro urbano, sulla sinistra prendiamo la strada per il Cimitero (via Monticello).
Seguiamo parzialmente il 'Percorso delle Fontane' (qualche cartello).
Superato il Cimitero, quando la strada tocca il Monticello, dietro una casa, sulla sinistra, parte un viottoletto sterrato che ci consente di compiere tutto il giro attorno al
Monticello.
Il primo tratto, comunque quasi pianeggiante al piede del colle, è un tratturo sterrato (può essere fangoso) fino alla tipica casa "
Colombara".
Ora a tutti gli incroci che troviamo teniamo sempre verso destra, aggirando larghi il basso 'Monticello' (nome appropriatissimo, solo 73 metri di altezza) e infine raggiungendo il piccolo, interessante per le ville antiche,
borgo di Monticello.
Naturalmente si poteva raggiungere anche seguendo la strada principale a sud del colle.
Dal piccolo capitello, prendiamo via Mazzini e con alcuni zig zag tra strade asfaltate di campagna raggiungiamo il
cavalcavia dell'autostrada (A31, Valdastico Sud), nei pressi della località 'Il Palazzone'.
A questo punto un lungo rettilineo di alcuni chilometri, sulla strada poco trafficata, ci consente di ritornare a
Bastia di Rovolon.
nelle foto
- campagna nei pressi di Bastia di Rovolon
- pista ciclabile tra Bastia e Castello di Lovertino, sullo sfondo il monte di Lozzo e il colle di Lovertino
- pista ciclabile lungo lo Scolo Nina verso il monte di Lovertino
- la campagna di Lovertino verso i Colli Euganei
- la chiesa di Lovertino con i colle di Lovertino, con sullo sfondo il monte Madonna
- Albettone
- torre di controllo fluviale sul canale Bisatto ad Albettone
- i Colli Eugani da Ramin di Albettone
- installazioni artistiche in Val d'Oca, nei pressi della pista Motocross
- campagna in Val d'Oca
- antica torre a Sottocosta San Pancrazio di Barbarano
- Mossano
- vigneti a Mossano, Sottocosta San Pancrazio
- ruota di mulino in Valle dei Mulini a Mossano
- campagna della Riviera Berica dal colle di San Pancrazio
- l'Eremo di San Pancrazio
- il Monticello di Ponte di Barbarano
- campagna nei pressi di Monticello di Barbarano verso i Colli Euganei