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escursione da Malga Ciapela al rifugio O.Falier al Vallon d'Ombretta in Marmolada
Il rifugio Falier, posto su di un ripiano dove la val d'Ombreta si biforca nei valloni d'Ombretola e nell'alto vallon d'Ombreta, è uno dei 'templi' mondiali dell'alpinismo.
Le immense pareti sud della Marmolada incombono proprio sopra il rifugio con muri perfettamente verticali ed estremamente lisci alti più di ottocento metri.
Incutono timore, indubbiamente, ed anche fascino estremo, come estreme le vie su queste pareti.
Il luogo, molto noto agli escursionisti, è comunque lontano dalle resse turistiche tipiche degli altri posti famosi delle Dolomiti.
La salita è un già un buon 'filtro' e il rifugio raggiungibile solamente con le proprie gambe.
L'affascinante luogo è silenzioso ed ameno, seppur racchiuso tra incombenti e molto austere strutture rocciose.
D'estate, nel periodo di apertura estiva del rifugio, è un brulicare di escursionisti che fanno tappa prima di affrontare la dura salita dell'Ombretta per il rifugio Contrin o il più selvaggio passo d'Ombrettola, e di alpinisti stracarichi di tintinnanti attrezzature intenti a scrutare e confabulare di passaggi e difficoltà.
E poi viene l'autunno e, chiusa la funivia e chiusi bar e alberghi, si dissolve la ressa di traffico e turisti e Malga Ciapela diviene luogo desolato e apparentemente abbandonato.
In attesa della stagione invernale e di nuove resse e 'caroselli', la montagna è lasciata alle nuvole, alle nebbie, ai silenzi, ai colori, e generosa offre doni meravigliosi ai solitari camminatori.
La salita al rifugio Falier per un normale escursionista è facile e tranquilla.
Specie in autunno, non avendo ambizioni di mete impegnative, la salita va affrontata proprio per ascoltare il silenzo assordante della natura, per la musica delle cascate d'acqua in sottofondo, e per cadere nell'estasi accecante dei colori.
E' il tripudio di tutte le sfumature tra il verde e il rosso.
Dal piazzale di Malga Ciapela raggiungere il Camping e l'agriturismo malga Ciapela lungo la stradina asfaltata.
Superato il ponticello segue la stradina sterrata che presenta alcune rampe molto ripide e raggiunge il bivio per il vallone di Forca Rossa.
Per i più intraprendenti vi è la possibilità di una scorciatoia più impegnativa.
Si continua a salire guadagnando in fretta quota sulla grande costola rocciosa che sostiene il Valon d'Ombreta.
Un tratto esposto non pone problemi, la stretta stradina è abbondantemente protetta con un parapetto di corde metalliche.
Si guadagna il grande labbro roccioso, con grandi massi erranti, che un tempo faceva da diga al probabile acquitrino (o lago) dell'alta valle e si entra nel grande vallone dove si trova subito malga Ombretta.
Per un sentierino a mezzacosta, attraversando valloncelli e frane, si guadagna l'alto pulpido dove si trova il rifugio.
escursione da Malga Ciapela al rifugio O.Falier Vallon d'Ombretta in Marmolada
2-2,30 ore la salita, 1,30 ore la discesa, soste escluse
sentieri
Cai n.610
orientamento
facile, stradina e mulattiere evidenti
dislivello
650 m.
difficoltà
escursione facile (Cai=E)
esposizione
il tratto esposto è protetto con parapetto di corde d'acciaio
pericoli
pericolo valanghe in inverno - inizio primavera
nordic walking
non adatto, stradina troppo ripida, molto utili i bastoncini da escursionismo
ciaspole
non adatto, pericolo valanghe, praticato lo sci-alpinismo
mountain bike
non consigliabile, ma si può tentare fino alla malga Ombretta, stradina molto difficile (in alto stretta e pericolosa) con rampe estreme - solo per specialisti
Una strada incide il versante nord della Marmolada, è la strada del Fedaia (m.2097), tra Canazei (Val di Fassa - Trento), Rocca Pietore e Caprile (Val Pettorina, Alleghe, Belluno) e accarezza il l'omonimo lago artificiale che raccoglie le acque del ghiacciaio.
Ben nota ai ciclisti è la salita da Rocca Pietore.
Circa 1000 metri di dislivello, durissimo il rettilineo tra Malga Ciapela e 'Capanna Bill', gli interminabili tre chilometri al 18% di pendenza, ma anche i successivi tornanti sono molto duri.
Numerose le escursioni possibili: dalle classiche puntate ai rifugi 'O. Falier' (m.2074) e 'Contrin' (m.2016), al passo d'Ombretta (m.2700), alle ferrate, al ghiacciaio del versante nord.
A Sottoguda di Rocca Pietore è da vedere l'impressionante canyon dei Serai di Sottoguda.
Alla punta Rocca (m.3250) si può salire con la funivia di Malga Ciapela.
rifugio Onorio Falier all'Ombretta, Cai di Venezia
La prima costruzione risale al 1911, qualche anno dopo venne requisita dall'esercito per le eroiche operazioni militari sulla Marmolada e fu sede di comando di Compagnia. Venne pesantemente colpito dall'artiglieria austro-ungarica.
Nei pressi si trovano ancora alcuni ricoveri in galleria (visitabili).
A malga Ciapela al Gran Pian (ora agriturismo, non il piazzale funivia), vi era un ospedale da campo e sede logistica, poco lontano una teleferica che doveva raggiungere il Vallon Serauta.
Il rifugio venne ricostruito a fine anni '30 dal Cai di Venezia con il contributo della famiglia Falier.
nota
Attenzione, con la bufera di ottobre 2018 (Vaia) sono caduti numerosi alberi lungo i sentieri, con intere zone devastate a macchia di leopardo. Anche dopo diversi anni alcuni sentieri possono essere ancora impercorribili, o comunque con evidenti difficoltà di attraversamento di alcuni tratti. In altri casi ci si può imbattere in lavori forestali e di ripristino. Inoltre alcuni tratti di bosco non saranno più quelli di prima ed anche sentieri segnalati Cai potrebbero essere cambiati o deviati. Data la situazione molto varia e in continua evoluzione e gli avvenimenti metereologici sempre imprevedibili, prima di affrontare qualsiasi percorso è sempre bene informarsi in loco circa la percorribilità dei sentieri e contattare Uffici Turistici, Gestori di rifugi, Ufficio Guide Alpine, Proprietari di attività commerciali.
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