escursione Valsanzibio, monti Orbieso, Gallo, delle Grotte e Castellazzo
Interessante escursione che inizia dal famoso portale di villa Barbarigo-Pizzoni-Ardemani a Valsanzibio di Galzignano Terme.
Si prosegue per la stradina 'delle ville' e ancora a sinistra in mezzo a case e ville antiche, anche in degrado, per la chiesa di San Lorenzo.
Più avanti, verso sinistra aggirando completamente il giardino di villa Barbarigo, dopo il cimitero si perviene ad un gruppo di case (Sant'Eusebio) ad un incrocio in ripida salita.
Si sale verso il Calto Callegaro, ma subito dopo pochi metri si svolta verso il sentiero di destra tralasciando la nota salita frequentata dai ciclisti.
Si prosegue per il "sentiero Atestino" che sale abbastanza rapidamente lungo la dorsale dell'Orbieso.
Tra la fitta boscaglia si raggiunge la Croce del Parocco.
Proseguendo per la mulattiera si trova una panchina, da dove si può salire (destra) per tracce di sentiero malagevoli e in forte salita direttamente ai ruderi dell'antico Monastero dell'Orbieso.
Più facilmente, invece, per la mulattiera si perviene alla sella sull'Orbieso e ad un cancello si può deviare verso i ruderi.
Interessante il sito, ora totalmente in degrado e quasi completamente invaso da vegetazione infestante, si può osservare come fosse in collegamento ottico con l'Eremo del Monte Rua e il Monastero Olivetani sul Venda.
Continuare per il sentiero fin quasi ad incontrare la strada asfaltata del "Roverello" (proveniente da Arquà Petrarca), verso destra un sentiero permette di risparmiare un tratto di asfalto.
Usciti in un pianoro panoramico verso i monti Venda, Rusta, Cero, poco dopo si trova il pannello dell'Ente Parco Colli Euganei e il sentiero n. 10 del Monte Gallo, Monte delle Grotte e il Castellazzo.
Proseguendo lungamente in leggera discesa, tralasciando diversi bivi del sentiero, pervenuti al Castellazzo dopo una breve e ripida discesa s'incontra un bivio che, a sinistra seguendo il sentiero 10 (tabella), porta a scendere a Galzignano Terme.
Svoltare, invece, verso destra (nessuna indicazione) seguendo il sentiero pianeggiante all'inizio e poi in discesa per una stradina, sbucando sulla strada provinciale di fronte al Golf Club Padova.
In breve, seguendo l'asfalto, verso destra a Valsanzibio.
Monastero del monte Orbieso
Rimangono alcuni ruderi, invasi oramai dalla vegetazione, di questo importante luogo monastico a 300 metri di quota.
Il monastero sull'Orbieso sorse attorno al 1230 come modesto romitorio, ingrandito dai Benedettini passò ai Camaldolesi.
Nel 1458 dipendeva dal monastero di San Michele di Murano, ma fu soppresso, come molti altri, nel 1770 con le riforme della Serenissima che miravano a raggruppare i monaci in grandi complessi monastici.
L'edificio, con il territorio a coltivo circostante, fu venduto a privati e divenne una grossa fattoria agricola, abbandonata nel corso del '900.
I terreni circostanti, come molti altri, non più minuziosamente coltivati sono rinselvatichiti.
Nel periodo di massimo splendore, attorno al XV secolo, il gruppo di fabbricati era molto ampio e complesso, chiuso da un grande muro di cinta.
Vi era una zona dedicata alla clausura, una piccola chiesa, la foresteria e vari locali con stalle e portici funzionali alla corte agricola.
Si trova lungo una delle principali mulattiere, un tempo Strada Fonda, che congiungeva i vari monasteri disseminati negli euganei, sentieri raggruppati nella Via degli Eremi, Ruderi e Castelli, itinerario tematico poco valorizzato.
All'inizio della salita si trovava un monastero dipendente dall'Abbazia di Praglia, che fu la primitiva Pieve della valle di Valsanzibio.
Sul monte a poca distanza vi era il monastero di Steogarda e, oltre il valico Roverello, l'importante monastero Olivetani al Venda e il Camaldolese al monte Rua, l'unico ancora attivo.