Il toponimo dovrebbe derivare dal latino 'Asticus' il gambero d'acqua dolce presente nel fiume.
La parte montana s'insinua nella larga depressione tra le strutture prealpine degli altipiani, in particolare la roccaforte rocciosa del monte Cengio,
e la lunga dorsale che si dirama dal Pasubio: Novegno-Priaforà e Summano, il grande 'faro' a forma di vulcano che si protende verso l'alta pianura vicentina.
La parte montana superiore si divide tra alta Valdastico e la Val Posina.
Entrambe mettono in comunicazione, il Veneto centrale con gli altipiani folgaretani e il trentino e da millenni sono vie di transito, infatti ebbero notevole peso strategico negli avvenimenti della grande guerra.
La valle di Posina è molto isolata, molto meno con il sistema economico e di comunicazioni di un tempo, ed è tra le aree meno note e frequentate del Veneto.
bibliografia Alto Vicentino - Val d'Astico, Valle di Posina
titolo
autore
edizione
Guida escursionistica delle Valli di Rio Freddo, Tovo, laghi dell'Altopiano di Tonezza
L.Carollo
2013 - Cai Thiene
C'era una volta il Trenino dell'Altopiano... Viaggi, storie e ricordi lungo la ferrovia
G.Rattini
2008 - Cleup
Guida Escursionistica delle Valli di Posina, di Laghi e dell'Altopiano di Tonezza
L.Carollo
2008 - Cai Thiene sottosezione Arsiero
Tra le contrade di Laghi
L.Carollo
Arsiero, panorama storico
A.Busato
L'Arrampicario. Le vie di roccia della Val d'Astico
M.Schiro
2002 - Cai Arsiero e Bolzano Vicentino
Val d'Astico, fotografie d'altri tempi
Panoramiche su Velo d'Astico e Arsiero con il monte Cimon di Tonezza (m.1230).
Si vede chiaramente la 'nuova' strada, molto ardita e con numerose gallerie, che sale all'altipiano di Tonezza (m.936).
Sulla sinistra si intravede il Campomolon (m.1855).
Durante la prima guerra mondiale, Velo d'Astico fu il caposaldo italiano nell'arrestare la Strafexpedition nel giugno 1916, nel fondo della Val d'Astico.
Era sulla linea di massima avanzata austroungarica tra il Priaforà-Monte Giove (m.1659)(sulla sinistra-non visibile) ed i drammatici avvenimenti del Monte Cengio (m.1351)(sulla destra-non visibile).
Nelle ultime tre foto la vecchia ferrovia 'Vacamora' Rocchette-Arsiero nella la galleria di Meda, la nuova stazione di Velo-Seghe e il nuovo ponte sul torrente Posina poco prima di Arsiero, costruiti nel 1933.