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monte Civillina

monte Civillina - Valdagno Recoaro Schio, Alto Vicentino

cicloescursione mountain bike: Valdagno, Recoaro, Rovegliana, monte Civillina, passo Zovo, Valdagno

Il monte Civillina è il culmine della catena prealpina che si dirama dal Sengio Alto (gruppo del Pasubio - Piccole Dolomiti Vicentine) fin quasi alle porte di Vicenza nelle colline di Sovizzo e Creazzo. Dorsale tra la Val Leogra (Schio, Thiene, Malo) e la Valle dell'Agno (Montecchio, Valdagno, Recoaro).
Altre cime sono il monte Scandolara e il monte Faedo, le principali depressioni sono il passo Xon (Staro), il Zovo e il Priabona.

E' una dorsale molto interessante, sotto molti aspetti. Paesaggistici, naturalistici, antropolologici, storici, geologici.

La morfologia è alquanto particolare, per non dire strana. Sono rilievi collinari calcarei-dolomitici tipicamente prealpini, del Ladinico Inferiore (150 mil. di anni), ma profondamente influenzati da metamorfismo di contatto con ampie infiltrazioni di apparati magmatici, la cosidetta "prima fascia dei basalti vicentini", estesa tra Montecchio, Priabona, Malo, Civillina, che prosegue come un grande arco con la "seconda fascia dei basalti vicentini" verso il Summano, Bregonze, Marostica.
Famosissimo il piccolo paese di Priabona, che ha dato ai geologi il nome di un 'orizzonte' geologico, l'era "Priaboniana" (Eocene Superiore).
Luogo di culto il Civillina, che restituisce rocce anche rarissime, con cave e minerali (argento, piombo, solfuri, barite, magnesio, galena, manganese, caolino) sfruttati fin dall'antichità e soprattutto in epoca veneziana, ed attive fino agli anni '70 del secolo scorso (imponenti i residui nei pressi del passo Colombo e a Torrebelvicino).

Da questo s'intuisce il motivo delle fonti termali di Recoaro. Molto note furono le fonti Civillina e Catulliana (dal nome del proprietario Giovanni Catullo, attiva dal 1784), acqua ricca di ferro e arsenico, nell'800 venduta in farmacia.

Storicamente il Civillina, per la posizione dominante sulle due valli che portano al confine con il trentino, è stato luogo strategico. Fu ben attrezzato e presidiato durante la grande guerra, allorquando venne costruita la stradina che ora percorriamo con la bicicletta.
Il colmo di cima è interessato dal recupero dei manufatti, progetto denominato "Ecomuseo all'aperto della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine".
La visita, pur non rivestendo l'importanza e l'imponenza di altri luoghi fondamentali del conflitto, è interessante e piacevole. Soprattutto permette di capire com'erano organizzati i presidi di copertura e seconda linea del fronte, a supporto delle grandi battaglie avvenute sul vicino Pasubio.
Il monte non fu interessato da azioni belliche dirette, tuttavia costituiva l'ultima disperata difesa nel caso di sfondamento sul Pasubio e sul Novegno, rischio occorso con la Spedizione di Primavera (1916), meglio nota come 'Strafexpedition'.

Meta principale di questa escursione ciclistica è la salita al Civillina.
La stradina, sterrata dopo contrada Ratassene, è una bella e piacevole salita dal fondo 'perfetto', con i tornanti cementati, molto regolare con pendenza oltre il 9% con qualche punta fino al 15%.
Qualche spunto d'interesse anche nell'attraversare le contrade di Recoaro.

in dettaglio, percorso ad anello principale
Lasciato il centro di Valdagno, dirigiamo alla volta di Recoaro Terme. Possiamo seguire la provinciale per Maglio di Sopra oppure, almeno fino a San Quirico, la secondaria per Novale, Lora di Sopra.
In entrambi i casi la leggera salita fino a Recoaro si rivela un ottimo riscaldamento, non è noiosa anche se il traffico a volte è insistente.
Da contrada Bonomini, poco dopo San Quirico, si dirama una strada diretta per Rovegliana, potrebbe essere una variante (meno interessante) per raggiungere direttamente le contrade Cappellazzi e Retassene, dove inizia la salita sterrata del Civillina.
Raggiunta Recoaro, conviene un giro per il centro con eventuale sosta in qualche pasticceria, giusto per carburare stomaco e muscoli.

Saliamo, dalla chiesa di Recoaro, verso il passo Xon fino al primo tornante, dove invece di proseguire a sinistra tiriamo diritti per una diramazione su stradina stretta e dall'asfalto abbastanza rovinato.
Seguiamo integralmente la stradina, l'asfalto è a tratti pessimo, la salita è discontinua e presenta qualche strappo molto consistente, ma godiamo di qualche bello scorcio sulla conca di Recoaro e sulle Piccole Dolomiti.
Tralasciamo qualche diramazione e miriamo alla chiesa di Rovegliana, visibile anche da lontano. Questo tratto è abbastanza interessante per le numerose case sparse, contrade e la montagna ben tenuta.

Da Piazza di Rovegliana (grande chiesa) scendiamo sulla strada principale seguendo le indicazioni per Valdagno. La discesa è veloce, ma dobbiamo prestare attenzione in contrada Cappellazzi, dove poco prima del grande tornante si dirama sulla sinistra la salita verso il Civillina, il cartello segnaletico è sulla salita e non lo vediamo in discesa.

Presa la salita del Civillina giungiamo in breve alla contrada Retassene, alta sulla profonda valle omonima.
Poco dopo la ex stradina militare della grande guerra diviene sterrata, piccolo parcheggio e pannelli didattici dell'Ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine. Da qui, per tutta la salita, la discesa e fino al passo Zovo, il percorso è sempre tra il fitto bosco e non offre più alcun scorcio paesaggistico.
La salita prosegue sempre piacevolmente sostenuta, ma non durissima, su buon sterrato dal fondo ottimo, con numerosi tornanti. Una vera meraviglia per il pedalatore.
Dopo un caseggiato e un rudere, raggiunto un ampio spiazzo con diramazione di diverse strade seguiamo a sinistra. Poco dopo una diramazione (ripida rampa a destra) per eventualmente raggiungere il rifugio Fonte Civillina, attualmente chiuso e in abbandono.
Proseguiamo alla volta della cima del Civillina e con altri 2,5 chilometri siamo alla Capanna degli Alpini al termine della stradina.
Sulla cima sono state recuperate numerose postazioni della grande guerra e una tranquilla ricognizione è cosa interessante.

Scendiamo velocemente allo spiazzo del grande incrocio, proseguiamo in leggera salita sulla sinistra (a destra, ma non per dove siamo saliti, la strada che aggira il monte Scandolara), subito dopo un nuovo bivio, proseguiamo verso destra, dopo 500 metri siamo allo 'strano' (antiche discariche di miniera) passo Colombo dove uno scorcio ci permette di vedere la Val Leogra verso Schio.
Prestare attenzione all'orientamente in questo tratto tra fonte Civillina e passo Colombo, per le numerose diramazioni di stradine e la segnaletica del tutto insufficente.

Dal passo Colombo con 4 chilometri di leggera discesa, aggirando a est il monte Scandolara, stradina abbastanza rovinata con alcune frane e molti sassi grossolani, giungiamo al ridente passo Zovo.
Al bar/ristorante del Zovo possiamo permetterci qualche soddisfazione, ci aspetta la veloce e molto tecnica discesa verso Novale di Valdagno.
alcune varianti
  • Dall'ex rifugio Fonte Civillina, possiamo proseguire per la stradina al passo di Manfron, poi a sinistra Val dei Mercanti raggiungendo il passo di Camonda e la borgata di Camonda, da dove possiamo scendere nuovamente a Recoaro oppure raggiungere il passo Xon e Staro.
  • Dal grande spiazzo/incrocio sotto Fonte Civillina possiamo proseguire per la strada che aggira a ovest il monte Scandolara e raggiungere il passo Zovo. Qualche chilometro in più rispetto alla stradina diretta Colombo-Zovo.
  • Dal passo Zovo possiamo compiere un bell'anello (strada asfaltata, ma strettissima) per raggiungere la chiesa di Muccion (Mucchione), interessante località famosa per i roccoli.
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Valdagno, Recoaro, Rovegliana, monte Civillina, passo Zovo, Novale
mtb: cicloescursione Valdagno, Recoaro, Rovegliana, Civillina, Zovo
doveValdagno, Recoaro Terme (alta valle dell'Agno, Vicenza)
montemonte Civillina (m.960), prealpi venete dorsale Sengio Alto, Civillina, Priabona, Monteviale
parkValdagno, parcheggi vari
luoghiValdagno, Maglio di Sopra, San Quirico, Recoaro Terme, Rovegliana, Retassene, fonte Civillina, monte Civillina, passo Colombo, passo Zovo, Novale, Valdagno
motivisportivi, ricreativi, storici
quandotutto l'anno, escludendo periodi di innevamento e dopo forti piogge
lunghezza35 km + eventuali varianti
dislivello900 m per il percorso descritto
tempi3:00 ore, soste escluse
orientamentofacile, qualche dubbio nel gruppo di incroci vicino alla fonte/rifugio Civillina
segnaleticasegnaletica stradale, scarsa e insufficente negli incroci vicino alla fonte/rifugio Civillina
quotamin.m. 260 Valdagno / max.m. 960 cima Civillina
tipologiastrade provinciali, strade secondarie asfaltate, stradine sterrate
difficoltàcicloescursionismo medio/facile, fondo sterrato sassoso tra passo Colombo e passo Zovo
pendenzela salita Retassene-Civillina, 5 km. su sterrato, ha pendenza media del 9,5% con max 15%
esposizionenessuna
pericolinessuno, attenzione ai temporali pomeridiani estivi
ricoveribar/ristoranti solo nei paesi e al passo Zovo, precario riparo nella Capanna degli Alpini in cima al Civillina, l'ex Rifugio Fonte Civillina è chiuso
nordic walkingla salita su sterrato da contrada Retassene al Civillina è abbastanza adatta alla pratica del nordic walking, tuttavia è una salita dal buon dislivello
joggingla salita su sterrato da contrada Retassene al Civillina è abbastanza adatta
ciaspoleno, bassa quota
carrettino portabimbinon adatto
biciclettanonostante la metà del percorso sia su asfalto, è una escursione riservata alla mtb, anche non specialistica purché affidabile
downloadtraccia Gps e Google/Earth dell'escursione
cartografia
gps walk mtb
ricognizione6 luglio 2013
note