arte > ville venete
VV
Padova e il contado padovano
Venezia e la ville venete, ville palladiane, Palladio e la villa veneta
seleziona      vai alla scheda Padova e territorio padovano

PD 35032 

Arquà Petrarca

Casa del Petrarca

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Bagnoli di Sopra

Villa Widmann-Borletti

XVI secolo - arch. Baldassare Longhena - affreschi di A.Pastó e N.Bambini
la villa é citata nelle commedie del Goldoni
visite solo su appuntamento

PD 35030 

Baone

Villa "Beatrice d'Este" e Museo Naturalistico

loc. Monte Gemolawww.provincia.pd.it/index.php?page=i-musei-della-provincia
visite domenica e festivi

PD 35030 

Baone

Villa Mantua-Benavides

Valle San Giorgio
architettura, giardino storico
visite al sabato pomeriggio e domenica

PD 35041 

Battaglia Terme

Castello del Catajo

loc. Catajo lungo il canale Battagliawww.castellodelcatajo.it
Castello del CatajoXVI secolo - arch. Andrea Della Valle
storia, architettura, giardino storico

PD 35041 

Battaglia Terme

Villa Selvatico Emo-Capodilista

loc. Sant'Elena
costruita nel 1645

PD 35020 

Brugine

Villa Roberti-Frigimelica-Bozzolato detta "Il Palazzo"

villaroberti.ilbello.com
XVI secolo - arch. Andrea Da Valle, affreschi di Gianbattista Zelotti
visite solo su appuntamento

PD 35020 

Candiana

Colombara di Villa Garzoni

loc. Pontecasale
trasformata ed inglobata in altri edifici

PD 35020 

Candiana

Villa Garzoni-Carraretto

loc. Pontecasale
XVI secolo - arch. Jacopo Sansovino
visite solo su appuntamento

PD 35025 

Cartura

Palazzo Buzzacarini

rimane la torre integrata in altri edifici

PD 35020 

Casalserugo

Castello di Ugo da Casale

XII secolo - XVIII secolo / completamete ristrutturato e restauri vari recenti
trasformato e restaurato in altra tipologia

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Cervarese Santa Croce

Villa Moschini Rossi

www.villamoschinirossi.com
XIX secolo
Villa Moschini Rossi, residenza di campagna dei primi '800 sita a Cervarese Santa Croce, oggi adibita a location per eventi.

PD 35030 

Cervarese Santa Croce

Villa Trento e Castello di Cervarese

conservata la torre integrata nella villa rinascimentale

PD 35042 

Este

Villa Pesaro ora Collegio Manfredini

1670 - arch. Baldassare Longhena
visite nei giorni feriali su appuntamento

PD 35015 

Galliera Veneta

Villa Cappello detta "Villa Imperiale"

XVI secolo
adibita ad ospedale specializzato -è possibile la visita al parco

PD 35030 

Galzignano Terme

Giardino storico e Villa Barbarigo-Ardemanni

loc. Valsanzibiowww.valsanzibiogiardino.it
Giardino storico e Villa Barbarigo-ArdemanniXVIII secolo - famosa per il giardino storico

PD 35010 

Limena

Villa Pacchierotti-Trieste

XVII secolo
si trova circondata tra gli argini del Brenta in via Tavella (dal ponte sulla Brentella ai Colmelloni, lungo la statale della Valsugana)
visite su appuntamento

PD 35043 

Monselice

Villa Corinaldi Italia

loc. Lispida

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Monselice

Villa Emo-Capodilista e Giardino Storico

PD 35043 

Monselice

Castello Cini - Castello di Ezzelino ora Ca' Marcello

via del Santuario, 15
XI - XII - XIII secolo XVI secolo - pesante restauro fine '800
storia, armature, architettura, antiquarium longobardo
tel. 0429.783026 0429.72931 - chiuso il lunedí - ingresso a pagamento

PD 35043 

Monselice

Villa Contarini-Maldura-Emo

loc. Rivella
1588 - arch. Scamozzi
visite: giovedì e sabato il pomeriggio, domenica tutto il giorno

PD 35043 

Monselice

Villa Duodo

salita alle Sette Chiese e accesso alla Rocca di Monselice
tel. 0429.72628 0429.782152

PD 35044 

Montagnana

Villa Pisani-Placco

XVI - arch. A.Palladio
visite solo su appuntamento

PD 35036 

Montegrotto Terme

Villa Draghi

XIX secolo
visitabile il parco

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Noventa Padovana

Villa Giovanelli

XVII secolo

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Padova

Villa "V.E. Breda"

loc. Ponte di Brenta
aperta in occasione di mostre

PD 35142 

Padova

Villa Molin

via Ponte della Cagna, 106www.villamolinpadova.com
Villa MolinXVI secolo
Progettata nel 1597 dall'architetto Vincenzo Scamozzi, situata alle porte di Padova, Villa Molin è la cornice ideale per ospitare importanti eventi. I suoi eleganti ambienti sono la cornice ideale per cene di gala, concerti, sfilate di moda, congressi, matrimoni, mostre e meeting.

PD 35016 

Piazzola sul Brenta

Villa Contarini

www.villacontarini.com
1546 - 1676 - 1770 - una della più sfarzose ville venete
collezione di reperti archeologici, collezione di mappe rinascimentali, mostre varie
ingresso a pagamento

PD 35017 

Piombino Dese

Villa Maruzzi-Marcello

loc. Levadawww.camarcello.it
XVI secolo - arch. prob. Antonio Pizzocaro
location per eventi e matrimoni
visite su appuntamento

PD 35017 

Piombino Dese

Villa Cornaro-Rush

XVI secolo - arch. Andrea Palladio
visita solo il sabato

PD 35020 

Saonara

Villa Valmarara e Giardino Storico

PD 35030 

Selvazzano Dentro

Villa Emo-Capodilista alla Montecchia

loc. Montecchiawww.lamontecchia.it
Villa Emo-Capodilista alla MontecchiaXVI secolo - arch. Dario Varotari
visite mercoledì e sabato dalle 16.00 alle 17.30, oppure su appuntamento annesso Museo della vita rurale

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Selvazzano Dentro

Castello del Vescovo Forzatè

loc. Montecchia
parzialmente conservato e pesantemente trasformato - complesso edilizio della Montecchia con Villa Emo-Capodilista

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Torreglia

Villa dei Vescovi oggi Olcese

loc. Luviglianowww.fondoambiente.it/luoghi/villa-dei-vescovi
Villa dei Vescovi oggi Olcese1474 - arch. G.M. Falconetto - completata nel 1529 da Alvise Cornaro - affreschi di Giovan Battista Zelotti
FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano

PD 35038 

Torreglia

Castello ora Villa Tolomei

strutture murarie integrate negli edifici della villa

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Vescovana

Villa Pisani-Scalabrin

visite solo su appuntamento

PD 35010 

Vigonza

Castello di Sant'Andrea ora villa Frigimelica

loc. Codiverno
strutture murarie trasformante nella villa Frigimelica

PD 35030 

Vo'

Villa Contarini Giovannelli Venier

loc. Vo' Vecchiowww.creativo01.com
XVII sec.

le Ville Venete: considerazioni

Impresa difficile scrivere delle ville venete. Discutere del loro valore monumentale o raccontare la loro storia sarebbe assai più facile, e di questo molto, anzi moltissimo, è già stato scritto e fatto vedere, al punto da diventare cosa perfino inflazionata. Non voglio nemmeno addentrarmi in tesi che dimostrino che le ville del Palladio sono capolavori assoluti dell'arte o, al contrario, opera manieristica di un mestierante scopiazzatore dell'antichità classica.

Interessa capire se, nel contesto attuale, sia possibile una fruizione che restituisca un minimo di lettura e comprensione corretta di quel mondo: l'epopea veneziana di terraferma conclusasi con l'uragano Napoleone. E preme individuare il 'come' affrontare questa lettura e se e come, supportati da studi storici e d'arte, sia possibile una nostra personale avventura alla scoperta di questo affascinante mondo che non esiste più, senza cadere nelle trappole del turismo della banalità e dei lustrini.

ville venete Chiaro che la visita ad una villa, con la considerazione che la villa - quasi sempre - è una specie di 'protuberanza' della città Serenissima, è pur sempre una esperienza meritevole. Fuor di dubbio che le città venete, a cominciare da Venezia ovviamente, ed il loro entroterra siano uno dei massimi contenitori al mondo di opere d'arte. La visita diretta è cosa irrinunciabile anche nel caso richieda notevoli compromessi. Ovvio, ormai, che il contesto storico, culturale, antropologico, ma anche e soprattutto paesaggistico della campagna veneta, teatro di quel mondo 'di villa', sia totalmente cambiato o stravolto. Non accaniamoci a rimpiangere le cause di questa 'devastazione', al confronto della quale le leggende di Attila e dei barbari sono perfino poca cosa, anche se è facile individuare negli anni del boom economico del dopoguerra il periodo di massimo intervento. La corsa alla devastazione continua imperterrita, unica utopia potrebbe essere il riconsiderare, collettivamente, il senso ed il contesto dell'ambiente in cui viviamo.

Ci sono aree del Veneto che presentano concentrazioni straordinarie di questo genere di edifici, possiamo definirle dei 'distretti' di ville. Prima tra tutte la 'Riviera del Brenta', lungo il canale navigabile che da Venezia porta a Padova, come risultato delle deviazioni e scavi che, con il Canale Piovego, uniscono a Padova il Bacchiglione al Brenta e le due deviazioni dello stesso Brenta verso la foce di Brondolo (Chioggia). Poi la fascia tra Venezia e Treviso, il 'Terraglio' in particolare. Quindi la 'Riviera Berica', da Vicenza in direzione di Noventa Vicentina, proprio ai piedi dei Monti Berici. Ricalcano i canali d'acqua, vere vie di penetrazione dello stato di terra veneziano.
A questi vanno aggiunti edifici sparsi, diciamo così non organizzati, che raggiungono 'concentrazioni diffuse' in particolare nell'alto trevigiano e nella fascia pedemontana centrale, con maggior concentrazione a Montebelluna, Asolo, Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto. Altra 'concentrazione diffusa' si trova nella pedemontana dei Lessini, tra Vicenza e Verona, ed anche nelle colline dell'alto Vicentino. Quindi il Feltrino con sconfinamenti nel Bellunese: fanno comunque storia a sé ed in genere sono opere dell'ultimo periodo di splendore.
Fenomeno diverso, che parzialmente si sovrappone alla villa 'veneziana', è la villa Palladiana, diffusa soltanto nel vicentino e nelle confinanti aree padovane e trevigiane.

Quel che ci interessa è considerare l'approccio, inteso come avvicinamento, raggiungimento, modo di portarci a queste dimore. Non è argomento pretestuoso, perché è solamente con la comprensione del contesto territoriale, misurandone fisicamente gli spazi, che si può tentare di capire il ruolo storico e cercare un senso, anche se solo immaginario, di quel fenomeno che fu la villa.
E qui arrivano i veri dolori. Le aree più importanti, e la Riviera del Brenta (tranne qualche tratto che fa eccezione) in particolare, sono talmente degradate ed alterate da un punto di vista architettonico e ambientale, da rendere quasi impossibile una lettura contestuale di questi monumenti.
Personalmente ho provato più volte ad avventurarmi in bicicletta tra le ville della Riviera del Brenta ed anche tra quelle della Riviera Berica e l'esperienza è stata davvero frustrante, al punto da innescare una specie di rigetto verso queste strutture: strade e incroci impossibili, traffico esasperante, rumori esagerati, capannoni industriali, case brutte brutte, rendono la visita poco appagante.

Sotto questo aspetto probabilmente la villa più significativa è Villa Manin a Passariano di Codroipo (Udine), inserita in un contesto di campagna ancora notevolissimo, poco devastata da strade e insediamenti novecenteschi. Meritevole di un 'giro in giro', in bicicletta, tra la campagna, le rogge e l'alveo del Tagliamento tra Codroipo, Camino al Tagliamento e Varmo. Oppure un giro in bici sulla destra idrografica del Tagliamento, tra Sesto al Reghena e Cordovado.
Sono i luoghi di Ippolito Nievo e per completare la comprensione di quell'atmosfera ormai irrimediabilmente perduta vale la pena di leggere "Le confessioni di un Italiano".

Tranne qualche eccezione quindi, e pur non disprezzando lo 'sbarco da marziano' dall'auto o dal pullman turistico e visita 'monumentale' - intendendo con questo 'la classica visita al monumento' - con tanto di guida ed istruzioni per l'uso, penso che la comprensione del fenomeno villa sia possibile solo in realtà più marginali ed isolate.
Penso alle vallette più isolate delle colline trevigiane o feltrine. Penso a luoghi come la profonda campagna del vicentino, dove la villa, palladiana o copia palladiana che sia, dà veramente la sensazione di quel che era il fulcro della vita contadina, con le barchesse funzionali alle attività agricole e la campagna 'alla veneta'. Dimora di 'vacanza' estiva per parecchi mesi, con tanto di ricevimenti e feste, per il nobile di città e allo stesso tempo edificio 'imprenditorale' agricolo. E attorno a queste grandi ed artistiche strutture una miriade di casupole bracciantili e di casoni.
Come affermavano i viaggiatori ottocenteschi inglesi e tedeschi - quelli dell'obbligatorio gran tour in Italia -, la campagna veneta era l'ambiente completamente costruito dall'uomo più bello che ci fosse al mondo.
E, fortunatamente, di queste realtà ne esistono ancora nel Veneto, ma richiedono ricerca e motivazione e, sicuramente, si possono trovare lontano dagli itinerari turistici sfruttati e dalle principali vie di comunicazione, motivo dello sviluppo della cultura del capannone. Sono realtà magari meno importanti, artisticamente e storicamente, ma che fanno del constesto più 'integro' il loro valore aggiunto e permettono, anche a noi del ventunesimo secolo, di assaporare il fascino di quel mondo che, come detto, era l'ambiente artificiale più bello al mondo.


"...a parte la bellezza dei paesaggi e la dolcezza del clima, l'Italia è l'unico paese in cui ci si sente convinti che l'arte domina davvero ogni cosa. E tale convinzione infonde coraggio."

Anton Cechov


bibliografia generale ville venete e ville palladiane
titoloautoreedizione
Ville VeneteErnesto Brunetta2020 - Editorale Programma
Giardini del VenetoM.B.Autizi2016 - Editoriale Programma
Guida alle Ville VeneteE.Brunetta2015 - Editoriale Programma
Ville Venete Aperte - Guida alla visitaAssociazione Ville Venete2010 - Associazione Ville Venete
Guida 'Ville Venete per le scuole'Associazione Ville Venete2007 - Associazione Ville Venete
Il sigillo del PalladioCorrado Buscemi2008 - Cierre Grafica Verona
Le ville venete, itinerari tra Veneto e FriuliIstituto regionale per le ville venete1998 - Marsilio Venezia
Ville VeneteValeria Bové1999 - Editrice Arsenale Venezia
Marca Trevigiana - Le ville veneteSonia Montagner1999 - Libreria di Demetra
Palladio e il PalladianesimoR.Trenvor1992
La casa a nord-estSergio Maldini1991 - Premio Campiello
Di Villa in Villa, guida alla visita delle ville VeneteA.Canova1990 - Canova
Ville della provincia di BellunoAdriano Alpago Novello1968 - Sisar Milano
Le confessioni di un ItalianoIppolito Nievovarie