data | avvenimento |
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167 |
La Decima Regione Romana (Triveneto e Istria)(il "giardino d'Italia" per definizione di Cicerone) viene invasa da barbari (=stranieri, non rozzi...) Marcomanni e Quadi.
Oderzo e Aquileia vengono saccheggiate. E' l'epoca dell'imperatore Marco Aurelio e, lo scacco militare, fu la prova che la frontiera nord-orientale era il settore militarmente più delicato dell'impero. Quasi un presagio per i secoli successivi. Segue l'offensiva militare di Marco Aurelio che porta i confini sul Danubio. |
250 | Feroce e sistematica persecuzione cristiana ad opera dell'imperatore Decio (pagano di origine Illirica). |
253 | Pressioni di popoli germanici ai confini nord orientali dell'impero. Attacchi dei Goti e dei Sarmati (dall'attuale Ungheria) e dei Franchi e Alemanni (dall'attuale Germania verso la Francia). Valeriano è Imperatore d'oriente ed insedia il figlio Gallieno quale Imperatore d'occidente a Roma. Gallieno passa alla storia per l'importante riforma dell'esercito romano e l'istituzione di un corpo di cavalleria di pronto intervento. |
275 | Gli Alemanni si spingono fino a Pavia, ma vengono fermati da Aureliano. |
269 | Vengono fermati i Goti da Claudio II. |
293 | Riforma di Diocleziano che fissa il decentramento amministrativo dell'impero. Viene istituita la Tetrarchia (suddivisione amministrativa in quattro parti e 12 circoscrizioni). Sarà un fallimento e la premessa per l'assolutismo di Costantino. |
304 | Persecuzione dei cristiani a Concordia (Saggitaria), nella 'casa del Centurione' (il veterano centurione che avrebbe colpito Gesù sulla croce) che leggenda vuole abbia ospitato l'Evangelista San Marco (e dove avrebbe scritto il Vangelo), vengono tumulati i martiri e creata una cappella detta 'Trichora'. Accanto ad essa venne poi edificata la Basilica paleo-cristiana di Concordia. |
305 | Abdicazione di Adriano obbligando alle dimissioni anche Massimiano, subentrano i due nuovi 'augusti' Galerio e Costanzo Cloro indicando Massimino Daia e Flavio Severo quali 'cesari'. Dal tetrarcato restava escluso l'ambizioso figlio di Costanzo Cloro, Costantino, che però rientrò in gioco alla precoce morte del padre. |
305 | Persecuzione cristiana a Padova, sul luogo del martirio viene edificata una prima cappella votiva dedicata a Santa Giustina. |
311 | Persecuzione di Diocleziano. |
312 | Vittoria di Costantino contro l'usurpatore Massenzio al Ponte Milvio. |
313 | Editto di Costantino a Milano e regolamentazione della religione cristiana. Fine (temporanea) delle persecuzioni cristiane. |
314 | Teodoro, vescovo di Aquileia, partecipa a pieno titolo al Concilio di Arles. E' la testimonianza dell'importanza della città romana di Aquileia, già, di fatto, importante diocesi ecclesiastica. |
330 | L'impero viene diviso in quattro parti, con a capo i "Tetrarchi". L'antica città romana di Bisanzio viene rinominata in Costantinopoli e diventa capitale dell'Impero Romano d'Oriente. L'imperatore Costantino è in constrasto con Roma, ancora pagana. |
337 | A Costantinopoli muore l'imperatore Costantino. |
374 | Gli Unni sconfiggono gli Alani sulle rive del Danubio. |
375 | Guerra tra Ostrogoti e Unni nel territorio dell'attuale Russia meridionale e Mar Nero. Gli Ostrogoti sono costretti alla migrazione. E' l'inizio delle ondate di invasione di barbari, spinti verso l'Italia da altre tribù provenienti dall'Asia centrale e dalla Mongolia ed attratti dalla ricchezza e dalla fertilità del suolo colonizzato dai romani, il cui impero denota pesanti segni di sfaldamento e decadimento. Sarà una successione ininterrotta di passaggi di tribù barbare soprattutto sul territorio triveneto, porta verso il cuore dell'impero romano, segnati da devastazioni e saccheggi: Visigoti, Vandali, Svevi, Alani. Ancora i Visigoti che puntano direttamente al cuore dell'impero. Roma è saccheggiata ed incendiata. |
378 | Grave sconfitta romana a Adrianopoli. I Goti scorazzano nella Tracia (Bulgaria, Grecia) ed aprono le porte ad ulteriori invasioni. Viene tentata l'invasione di Costantinopoli ma fiene atrocemente fermata e messe le premesse perché i barbari non osaserro verso l'impero d'oriente. |
380 | Editto di Tessalonica, da parte di Teodosio I imperatore d'oriente, e proibizione delle religioni pagane. |
381 | Concilio di Aquileja, proseguimento e completamento del Concilio di Nicea, con la sanzione dell'eresia Ariana che negava la natura divina di Gesù, vi partecipò anche il Vescovo Ambrogio, patriarca di Milano. |
389 | Costruzione della basilica cristiana di Aquileja, consacrata dal Vescovo Cromazio, venerato come uno dei grandi pastori della chiesa aquilejese |
391 | 16 giugno 391 - Da Aquileia dove si era recato per ordinare l'ampliamento della Basilica, l'imperatore Teodosio proclama la proibizione di sacrifici cruenti in tutto l'impero. |
394 | Teodosio sconfigge a Vipacco, non lontano da Aquileia, Eugenio, imperatore romano d'occidente. E' la cosiddetta "battaglia della bora", avvenuta durante l'infuriare della tempesta con l'esercito di Teodosio astutamente schierato a favore di vento. L'impero viene temporaneamente nuovamente riunito. Poco dopo muore anche Teodosio I e l'impero viene spartito nuovamente tra i figli Arcadio ad oriente e Onorio ad occidente. E' la definitiva divisione dell'Impero. L'esercito è capitanato da Stilicone, un generale di origine barbara. La "Venetia" e l'"Histria" sono terra di confine tra i due imperi e questa marginalità, unita alle caratteristiche geografiche, è cuneo e cerniera per l'infiltrazione delle tribù barbare che da secoli premevano dall'Europa centro-orientale. Roma non è più la capitale dell'Impero. |
396 | Editto di Teodosio, il Cristianesimo viene riconosciuto religione ufficiale dello Stato Romano. |
401 | Invasione dei Visigoti. Saccheggio di Aquileia da parte di Alarico. |
404 | Ravenna è capitale dell'impero romano d'occidente. |
410 | Saccheggio di Roma da parte dei Visigoti guidati da Alarico. |
451 | Ultima grande vittoria romana, una grande coalizione guidata dal 'magister militum' (generale) Flavio Ezio comprendente anche gli ex-nemici Visigoti, contro Attila e altre tribù barbare alleate, ai Campi Catalaunici (Champagne, Francia). |
452 | Invasione Unna guidata da Attila. Distruzione di Aquileja. |
476 | Flavio Oreste, un comandante Germano al seguito di Attila, è magister militum dell'esercito romano d'occidente e tenta di gestire le truppe barbare. Marcia su Ravenna, depone l'imperatore Giulio Nepote e insedia il figlio Romolo Augustolo. Tuttavia gli eserciti barbari, non soddisfatti delle promesse nelle terre italiche, insediano Odoacre quale magister militum che uccide Oreste e detronizza Romolo 'Augustolo'. Viene costituito il regno italico e le insegne imperiali di Ravenna passano a Costantinopoli. |
bibliografia epoca romana, medioevo e storia medioevale | ||
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titolo | autore | edizione |
La conversione dell'Europa | Richard Fletcher | Corbaccio |
La parola ai barbari | Peter Wells | Il Saggiatore |
Attila e la caduta di Roma | Christopher Kelly | Bruno Mondadori Editore |
Gli Unni | Timo Stickler | Il Mulino |
Gli ultimi condottieri di Roma | Andrea Frediani | Newton Compton |
Padova e il suo territorio nell'antichità | Raffaele Mambella | Libreria Editrice Zielo - Editrice La Galiverna - Este 1991 |
La Via Annia, memoria e presente | autori vari | Arsenale Editrice - Venezia, 1984 |