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impronte dinosauri al Pelmetto

monte Pelmo-Pelmetto, Dolomiti

Dolomiti: Monte Pelmo - impronte di dinosauri sul masso di frana al Pelmetto

Forcella Staulanza - Zoldo Alto (Belluno)
Un grosso masso franato dal paretone sud-ovest del Pelmetto giace instabile sul ghiaione.
L'occhio curioso e clinico di Vittorino Cazzetta - di Selva di Cadore - 'scoprì', qualche decennio fa, che quelle fossette su quell'enorme masso erano le tracce di almeno tre dinosauri che si trovavano a camminare sul fango del bagnasciuga duecentoventi milioni di anni fa.
A Vittorino Cazzetta, scomparso misteriosamente tra le 'sue' montagne e ritrovato dopo un anno di ricerche, è ora dedicato il Museo Civico della Val Fiorentina, dove è conservato "l'Uomo di Mondeval".

Nel museo vi è una sezione dedicata alla geologia dolomitica e al masso del Pelmetto in particolare, con il grandioso calco (il più grande di questo genere) delle impronte e i modelli in scala naturale di quei piccoli dinosauri progenitori dei ben più noti e colossali mostri.
Era l'inizio del Norico, Triassico Superiore, la prima grande fase della costruzione dolomitica era terminata, le grandi scogliere coralline sviluppatesi per oltre cinquanta milioni di anni, per una potenza addirittura di millecinquecento metri, giacevano sommerse e riempite dai depositi vulcanici. Si stavano sviluppando le prime forme di mammiferi e gli uccelli ancora non volavano nell'aria.
Era appena avvenuto un avvenimento cruciale nella formazione dolomitica, il mare dove si erano sviluppate le grandi scogliere tropicali era completamente riempito di depositi e per un brevissimo tempo si forma una vastissima pianura paludosa, una specie di enorme salina, dove si depositano quelle sfavillanti strutture di colori che sono i pochi metri di potenza degli 'Strati di Raibl'. Sono questi il fragilissimo inconsistente piedistallo dove inizierà, poco dopo, il deposito di nuovo materiale calcareo proveniente dalla disgregazione di catene montuose poste più a sud, per capirci dove ora si trova la pianura padana. Inizia una nuova fase di subsidenza ed il mare comincia a riprendere possesso di quell'enorme pianura nella cui pancia, per millecinquecento metri di profondità, stanno maturando quelle rocce che diverranno la 'dolomia dello Sciliar'.

E sul fango di quell'orizzonte vagavano affamati branchi di dinosauri.
Immediatamente su quelle tracce si deposita altro materiale. Le fasi di quelle ondate di materiale di disgregazione le possiamo facilmente vedere negli strati, a volte fitti a volte più potenti, della 'dolomia Principale'.
La dolomia principale poggia direttamente sugli strati di Raibl, come dire, poggia sul nulla di terriccio inconsistente. Nelle successive fasi di emersione-innalzamento, avvenute duecento milioni di anni dopo (appena venti milioni di anni fa quindi e continua tutt'ora), quelle enormi bancate collassano formando le spettacolari pareti verticali dolomitiche.
impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto Dinosauri Pelmo impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto, Pelmo f.lla Staulanza Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo Dinosauri Pelmo
impronte di Dinosauri nel masso di frana al Pelmetto
escursione al masso con le impronte di dinosauri al Pelmetto - forcella Staulanza, Zoldo Alto (Belluno)
doveDolomiti, zona forcella Staulanza sul ghiaione del Pelmetto
parkforcella Staulanza - coord. N.46°25.244'  E.12°06.293'
rifugirifugio Albergo Staulanza - www.staulanza.it - coord. N.46°25.244'  E.12°06.293'
motivipaesaggistici, naturalistici, curiosità
quandoestate o, preferibilmente, in autunno
lunghezza5 km tra andata e ritorno
altitudinemin 1.750, max 2.050
tempiore 1,30 salita, 1 ora discesa, soste escluse
sentierievidenti tabelle gialle
orientamentofacile
dislivello 300 m.
difficoltàlungo tratto a saliscendi nel bosco, ripidissima salita finale su ghiaione
nordic walkingnon adatto
ciaspolenon adatto
mountain bikeno
cartografian.015 Tabacco 1:25.000 - Marmolada, Pelmo, Civetta-Moiazza
Meridiani Montagne - Civetta 1:25.000
ricognizioneagosto 2009 e varie
traccia Gps dell'escursione e itinerario interattivo con Google/Earth
GoogleEarthper la visualizzazione satellitare interattiva (se non già installato), scarica e apri il file zippato dal download e apri il file .kmz (o.kml)
gpswalk
arrivare Forcella Staulanza si raggiunge indifferentemente dalla Val di Zoldo (Belluno-Longarone) o dalla Val Fiorentina (Agordo-Alleghe-Selva di Cadore).
Dal passo, proprio in vista della scenografica parete nord del Pelmo, evidenti indicazioni guidano senza indugio la camminata che porta al ghiaione dove si trova il masso con le orme dei dinosauri.
E' una facile camminata, in mezzo al rado bosco di larici e magri pascoli alla base del grande ghiaione del Pelmetto, che richiede almeno un'ora per l'andata. L'ultimo tratto è piuttosto ripido e faticoso, dovendo risalire il ghiaione.

Museo Civico della Val Fiorentina "Vittorino Cazzetta" - Selva di Cadore (Belluno)

Il museo civico 'Vittorino Cazzetta', con un nuovo allestimento, comprende tre sezioni: una geo-paleontologica, una archeologica e una protostorica-storica.
Di particolare interesse è la sepoltura mesolitica di un cacciatore del VIII millennio a.C. completa del corredo funerario, un calco della superficie di un masso rinvenuto ai piedi del Pelmetto, dove sono visibili piste di più di un dinosauro, oltre delle testimonianze epigrafiche, sia originali sia in copia, come la stele preromana rinvenuta sul monte Pore e le iscrizioni confinarie rupestri del monte Civetta.
Inoltre sono presenti pergamene di epoca medioevale che trattano di storia locale e una bel rilievo lapideo di un leone marciano sedente.

web: www.museoselvadicadore.it
orari apertura
  • mattino 10.00-12.30 pomeriggio 15.00-18.30 (dal 16 dicembre-gennaio-febbraio-marzo-luglio-agosto- fino alla seconda domenica di settembre)
  • mattino 10.00-13.00 (aprile-maggio-giugno-dalla seconda domenica di settembre-ottobre)
  • pomeriggio 15.00 -18.30 (1-15 dicembre)
  • chiusura: lunedì (eccetto il mese di agosto) e il mese di novembre