Marostica, città degli scacchi e delle ciliege
Sul colle Pausolino il Castello Superiore di Marostica è protagonista di uno dei più spettacolari orizzonti veneti
Come per la Rocca di Asolo, la storia di questi luoghi si perde nella notte dei tempi.
Una lunga teoria di castellieri punteggiava ogni altura a dominio di quella che fu la più importante via di comunicazione paleo-veneta, che attraversava trasversalmente il Veneto proprio a ridosso della prima fascia collinare pedemontana.
In epoca romana, a dimostrarne l'importanza, la via 'Marostegana' meglio conosciuta come 'strada della lana', da Padova puntava direttamente sulla cittadina dominata da un Mansio o forse un Castrum, porta d'accesso verso l'altopiano (di Asiago).
Il castello, come lo vediamo, fu eretto poco dopo il mille e con le mura, come due braccia piegate, avvolge la cittadella che si trova proprio sotto sulla prima fascia pianeggiante e si congiunge al Castello Inferiore.
Il castello fungeva anche da 'Caneva' (dal latino Canipa), per il deposito e la riscossione di tributi in natura, nonché per il controllo dell'importante via della transumanza tra l'altopiano ed il padovano, ancora molto viva in epoca medioevale (e perfino fino ad epoche recenti).
Dopo la consegna, nel 1218, ai vicentini da parte di Ezzelino III col patto di demolire l'insediamento militare, lo stesso Ezzelino dovette impegnarsi nel 1235 alla riconquista per la mancata smilitarizzazione del castello.
Alla sua morte i padovani s'impossessarono del territorio bassanese, e del castello di Marostica, per poi cederlo agli Scaligeri.
Passò di mano, per avvenimenti politici o guerreschi, a tutte le signorie dominanti in quell'effervescente sprazzo di storia tra feudalesimo e liberi comuni.
Infine, dal quattrocento, con il dominio di terra della Serenissima perse ogni importanza militare e, come tutte le cittadine murate dell'alto Veneto, divenne un importante centro agricolo e commerciale.
Nonostante ciò il castello superiore venne assediato e ridotto a rudere dalle truppe imperiali della Lega di Cambrai.
La cittadina di Marostica, in magnifica posizione geografica tra l'alta pianura vicentina e la fascia collinare basaltica della pedemontana, è accompagnata da una serie di contrade e luoghi affascinanti come la chiesetta di Sant'Agata tra i colli di San Benedetto, il Santuario di Capitelli poco sopra Vallonara, San Floriano, San Luca e tanti altri.