altevie - presentazione generale
Tra queste splendide opere d'arte della natura, quali sono le Dolomiti, non vanno cercati records o exploits.
E' il terreno più adatto, anzi sembra fatto appositamente, per il
bergvagabunden, il vagabondaggio tra le montagne, per dimenticare orari, automobili, lavoro e civiltà.
Un piccolo zaino, pochi essenziali oggetti, pochi vestiti, i nostri pensieri e tanta voglia di camminare, fregandosene del look, dei pranzi sofisticati, delle comodità e di tutta la montagna di cose inutili imboniteci dal mondo consumistico.
Questo lo spirito per immergersi fino in fondo in questo straordinario mondo.
Lasciate perdere attrezzatura sofisticata, vestiti high-tech, cibi spaziali ed 'integratori' miracolosi.
Servono stracci vecchi che non possono essere rovinati di più, un maglione, il cappello per il sole, un ombrellino, un grande sacco leggerissimo di nylon (in caso di violento temporale ci si siede sopra gli zaini -contro i fulmini- e ci si chiude dentro il grande sacco), i bastoncini da trekking, qualche scatoletta di vivande, qualche busta di minestra, una boccetta di limone (per aggiungerlo all'acqua).
Ma non risparmiamo sugli scarponcini.
Serve anche un sacco-pelo leggerissimo e poco costoso da usare nei rifugi (meglio degli appositi sacchi-lenzuola).
Sotto questo aspetto l'esperienza di un lungo trekking è formidabile.
Tutto quello che ci si porta dietro lo si deve portare per tante ore sulle spalle...
e questo ci farà comprendere quante stupidaggini inutili ci trasciniamo dietro anche nella vita quotidiana!
Si toccano rifugi famosissimi che tra metà luglio e metà agosto sono frequentatissimi, spesso sovraffollati, questo a volte può dar fastidio e creare qualche problema ai tipi più solitari, tuttavia l'ambiente tutt'attorno ripaga ampiamente di tutto e di tutte le fatiche.
Come detto si attraversa, nel suo cuore, la regione dolomitica che offre spettacoli davvero mozzafiato.
Per gli amanti dei luoghi solitari alcune altevie o anelli offrono anche solitudine ed impegno.
I percorsi, tuttavia, sono quasi sempre facili ed adatti a tutti.
Solo le varianti o la salita alle cime o l'affrontare le ferrate richiedono preparazione tecnica ed attrezzatura.
Le Alte Vie dolomitiche sono itinerari anche per persone solitarie, che qui sicuramente avranno modo di trovare compagnie, socializzare e fare amicizie che spesso diventano durature e profonde.
Non mi soffermo, cosa perfettamente inutile, su descrizione di materiali, su tecniche di camminata, su consigli alimentari, su consigli di allenamento o simili.
La camminata in Dolomiti è sempre di tipo 'discontinuo', nel senso che alterna continuamente situazioni, salite, discese, passaggi rocciosi di tutti i tipi.
Spesso si incontrano strappi molto ripidi o addirittura faticosissimi e sfiancanti ghiaioni.
La quota non è mai un problema, più problematico il clima.
Bisogna essere preparati ad affrontare sole e temperature da deserto (come ad esempio terribili ghiaioni nei versanti sud) e, magari pochi passi dopo, gelo, neve, vento.
Va tenuto sempre in debita considerazione l'evoluzione del tempo.
Quasi matematici sono i violenti temporali estivi pomeridiani, che lasciano poi il posto a tramonti che sono la vera magia dei 'Monti Pallidi'.
Partire prestissimo il mattino è sempre il consiglio più raccomandabile.
Con queste descrizioni e una buona cartina escursionistica si dovrebbe essere in grado di percorrere l'itinerario senza problemi (di orientamento...).
E' quello che mi auguro, e auguro, con questo lavoro.
Le Dolomiti e la montagna veneta sono certamente luoghi entusiasmanti ed indimenticabili, generosissimi di soddisfazioni.
Buon cammino!