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Località, luoghi, monumenti: Castelletto di Rotzo, Albaredo, Bostel (o Bostell), oratorio di Santa Margherita, piana di Campolongo, ex forte Campolongo, Camporosà, monte Verena, Verenetta e ex forte Verena, Altaburg, Altar Knotto (o Khnoto o Altarknotto), Alta Kugela, caverna dello S-ciason, cascata del Pach.
Nel 1781, durante lavori di sistemazione agraria, nel colle detto 'Bostel' poco a sud di Castelletto (bostel=castel=castello, quindi località e termini sono sinonimi), sono stati rivenuti dei reperti preistorici dell'età del ferro,
riconosciuti dall'abate Agostino Dal Pozzo, illuminato uomo di cultura originario proprio di Rotzo, dove si trova tuttora la sua casa natale.
Questo a testimonianza dell'antichissima frequentazione di tutto l'altopiano.
Il toponimo potrebbe derivare da vocaboli pre-romani quali 'rozzo' indicante un piccolo villaggio isolato.
Altre ipotesi suggeriscono il termine cimbro 'rotts' (scoglio o roccia) in riferimento alla posizione sulla scogliera rocciosa sopra la Val d'Assa.
Certamente vi fu una assidua frequentazione in epoca romana, l'altopiano era adibito prevalentemente a pascolo per le pecore, con Marostica centro laniero importante collegato a Padova (la seconda città dell'impero) con la 'via della lana'.
E' del 917 la donazione dell'imperatore Berengario alla diocesi di Padova di vasti possedimenti sull'altopiano.
Conseguenza ancora attuale in quanto buona parte dell'altopiano è ancora vincolato alla diocesi di Padova.
Ma la storia di queste montagne inizia con la colonizzazione 'Cimbra' dei primi secoli del millennio.
Non è chiaro se la popolazione di origine bavarese sia arrivata qui in cerca di terreni da disboscare e coltivare o se sia stata 'forzatamente' assegnata dai principi-vescovi bavaresi e trentini.
Nel 1250 fu possedimento degli Ezzelini e alla caduta passò agli Scaligeri e ai Visconti.
Nel 1311, oramai comunità separata da Roana, si unì nella federazione della Spettabile Reggenza che, nel 1504, si 'donò' alla Serenissima Repubblica Veneta mantenendo tuttavia una amplissima autonomia
(le ampie autonomie locali erano parte costituzionale e grande forza coagulante della serenissima) fino alla caduta (1797) e all'arrivo di altri stranieri.
I Francesi, gli Austro-Ungarici, i Savoia, gli Italiani.
E le conseguenze che questi stranieri portarono: la grande guerra.