arte > ville venete
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Vicenza e Vicentino
Venezia e la ville venete, ville palladiane, Palladio e la villa veneta
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VI 36020 

Agugliaro

Villa Dal Verme

XV secolo

VI 36057 

Arcugnano

Villa Franceschini Canera di Salasco

1724 - arch. Scamozzi

VI 36021 

Barbarano Mossano

Villa Sangiantofetti-Rigon

loc. Ponte di Barbarano
XVII secolo
comprende oratorio e parco

VI 36061 

Bassano del Grappa

Ca' Rezzonico-Borella

XVIII secolo - arch. Massari/Longhena

VI 36061 

Bassano del Grappa

Ca' Michiel

loc. Sant'Eusebio

VI 36050 

Bolzano Vicentino

Villa Valmarana-Zen

loc. Lisiera
1570 su disegno del Palladio

VI 36030 

Caldogno

Villa Caldogno

1570 - arch. Andrea Palladio
sede della biblioteca comunale

VI 36050 

Cartigliano

Villa Morosini-Cappello

XVI secolo - arch. F.Zamberlan

VI 36070 

Castelgomberto

Villa Piovene Da Schio

XVIII secolo - arch. Pizzoccaro

VI 36031 

Dueville

Villa Da Porto-Casarotto-Dalla Croce

loc. Pilastroni di Vivarowww.villadaportocasarotto.com
XVIII secolo - arch. Ottone Calderari

VI 36040 

Grisignano di Zocco

Villa Cattaneo-Onesti-Magrin

XVI secolo
visita solo su prenotazione

VI 36040 

Grisignano di Zocco

Castello di Barbano ora Villa Ferramosca-Beggioto-Monti

loc. Barbano
1568 - arch. Giandomenico Scamozzi

VI 36040 

Grumolo delle Abbadesse

Villa Godi-Piovene-Porto-Godi

loc. Sarmegowww.villagodipiovene.it
Villa Godi-Piovene-Porto-Godi

VI 36040 

Grumolo delle Abbadesse

Villa Chiericati-Da Porto-Rigo

loc. Vancimuglio
XVI secolo - arch. Groppino su disegni Palladiani

VI 36023 

Longare

Villa Trento-Carli

loc. Costozza
1600 - arch. Pizzoccaro
aperto domenica da aprile a ottobre

VI 36023 

Longare

Villa Da Schio

loc. Costozzawww.costozza-villadaschio.it
1690
chiuso il lunedì - ampio parco - visita guidata

VI 36045 

Lonigo

Villa Pisani-Ferri-Bonetti

Bagnolo
1544 - arch. Andrea Palladio
mercoledì e domenica da aprile a novembre

VI 36045 

Lonigo

Villa Pisani-Ferri "La Rocca Pisana"

loc. Rocca Pisana
1576 - arch. Vincenzo Scamozzi
da aprile a novembre solo su prenotazione

VI 36030 

Lugo di Vicenza

Villa Godi-Malinverni - Museo dei fossili e galleria di dipinti dell'800

loc. Lonedo - via Palladio, 44www.villagodi.com
Villa Godi-Malinverni - Museo dei fossili e galleria di dipinti dell'8001540 - arch. Andrea Palladio
anche centro congressi
tutti i giorni da marzo ad ottobre

VI 36075 

Montecchio Maggiore

Villa Cordellina-Lombardi

loc. Lovara
XVIII secolo - arch. G.Massari
circuito delle ville tiepolesche del vicentino
da aprile a ottobre - chiuso lunedì

VI 36047 

Montegalda

Villa Fogazzaro-Roi-Colbachini e Museo delle Campane

Villa Fogazzaro-Colbachinwww.fonderiacolbachini.it
Villa Fogazzaro-Roi-Colbachini e Museo delle Campane1846 - arch. Caregaro-Negrin
Visite su prenotazione tel.049.9915006, anche museo delle campane della fonderia Colbachini

VI 36047 

Montegalda

Castello Grimani-Sorlini

X secolo / XVIII secolo - castello medioevale dalla storia molto importante, riadattato a villa nel settecento
visita solo a richiesta scritta: Castello Grimani, 37047 Montegalda (Vi)

VI 36047 

Montegalda

Villa Gualdo oggi sede Municipale

1622
sede municipale visita orario d'ufficio

VI 36040 

Montegaldella

Villa "La Deliziosa"

1662-1800 - Oratorio del 1741, villa restaurata e modificata nel 1800
visite: giovedì e sabato mattina

VI 36050 

Monteviale

Villa Loschi-Zilieri Dal Verme

loc. Biron
XVIII secolo
circuito delle ville tiepolesche del vicentino

VI 36010 

Monticello Conte Otto

Villa Valmarana-Magni-Bressan

loc. Vigardoletto
XVI secolo - arch. Andrea Palladio
aperto sabato, domenica e festivi

VI 36065 

Mussolente

Villa Negri-Piovene

1763

VI 36025 

Noventa Vicentina

Villa Manin Cantarella

via U.Masotto, 60www.villamanincantarella.it
XVI secolo
Disponibile per feste e nozze private
Solo visite guidate su prenotazione

VI 36025 

Noventa Vicentina

Villa Barbarigo

www.comune.noventa-vicentina.vi.it
XVI secolo
Sede Comunale - chiuso sabato, domenica e festivi

VI 36040 

Orgiano

Villa Fracanzan-Piovene e Museo della civiltá contadina e lavoro in villa

Villa Fracanzan-Piovenewww.villafracanzanpiovene.com
Villa Fracanzan-Piovene e Museo della civiltá contadina e lavoro in villa1710 - arch. Muttoni
annesso il Museo della Civiltà Contadina
da marzo a novembre: domeniche e festivi

VI 36026 

Pojana Maggiore

Villa Pojana

loc. Castello
1555 - capolavoro di Andrea Palladio
chiuso lunedì e festività

VI 36050 

Quinto di Vicenza

Villa Thiene

1545 - arch. Andrea Palladio
chiuso domenica

VI 36030 

Sarcedo

Villa Capra-Bassani

www.villacaprabassani.it
Villa Capra-BassaniXVIII secolo

VI 36040 

Sarego

Castello dei Pian dei Campi, ora Villa Trissino

loc. Meledo
medioevale trasformato nel 1575 con aggiunte

VI 36050 

Sovizzo

Villa Curti

www.villacurti.it
Villa Curti

VI 36016 

Thiene

Villa Da Porto-Colleoni-Thiene (Castello dei Thiene)

www.castellodithiene.com
Villa Da Porto-Colleoni-Thiene (Castello dei Thiene)XVIII secolo
da marzo a novembre: domenica e festivi

VI 36070 

Trissino

Villa e parco Trissino-Marzotto

VI 36100 

Vicenza

Villa Valmarana "Ai Nani"

loc. San Bastianwww.villavalmarana.com
Villa Valmarana "Ai Nani"XVII secolo
circuito delle ville tiepolesche del vicentino custodisce il più straordinario ciclo di affreschi dei Tiepolo
dal 5 marzo al 5 novembre - chiuso lunedì

VI 36100 

Vicenza

Villa Almerico Capra "La Rotonda"

riviera Bericawww.villalarotonda.it
Villa Almerico Capra "La Rotonda"1570 - arch. Andrea Palladio
da marzo a ottobre - chiuso il lunedì, visite agli interni mercoledì e sabato

VI 36100 

Vicenza

Villa Trissino-Trettenero

loc. Cricoli
1531-1538 arch. Trissino e Palladio

VI 36100 

Vicenza

Villa Ghislanzoni-Curti e Villa Gazzotti-Grimani-Curti

loc. Bertesina
1764 e XVI secolo - arch. Palladio

VI 36030 

Villaverla

Villa Ghellini

www.comune.villaverla.vi.it
1664 - arch. Pizzoccaro

VI 36030 

Zugliano

Villa Giusti del Giardino-Suman

via Villawww.comune.zugliano.vi.it/villagiusti/index.html
Villa Giusti del Giardino-SumanXVII secolo

le Ville Venete: considerazioni

Impresa difficile scrivere delle ville venete. Discutere del loro valore monumentale o raccontare la loro storia sarebbe assai più facile, e di questo molto, anzi moltissimo, è già stato scritto e fatto vedere, al punto da diventare cosa perfino inflazionata. Non voglio nemmeno addentrarmi in tesi che dimostrino che le ville del Palladio sono capolavori assoluti dell'arte o, al contrario, opera manieristica di un mestierante scopiazzatore dell'antichità classica.

Interessa capire se, nel contesto attuale, sia possibile una fruizione che restituisca un minimo di lettura e comprensione corretta di quel mondo: l'epopea veneziana di terraferma conclusasi con l'uragano Napoleone. E preme individuare il 'come' affrontare questa lettura e se e come, supportati da studi storici e d'arte, sia possibile una nostra personale avventura alla scoperta di questo affascinante mondo che non esiste più, senza cadere nelle trappole del turismo della banalità e dei lustrini.

ville venete Chiaro che la visita ad una villa, con la considerazione che la villa - quasi sempre - è una specie di 'protuberanza' della città Serenissima, è pur sempre una esperienza meritevole. Fuor di dubbio che le città venete, a cominciare da Venezia ovviamente, ed il loro entroterra siano uno dei massimi contenitori al mondo di opere d'arte. La visita diretta è cosa irrinunciabile anche nel caso richieda notevoli compromessi. Ovvio, ormai, che il contesto storico, culturale, antropologico, ma anche e soprattutto paesaggistico della campagna veneta, teatro di quel mondo 'di villa', sia totalmente cambiato o stravolto. Non accaniamoci a rimpiangere le cause di questa 'devastazione', al confronto della quale le leggende di Attila e dei barbari sono perfino poca cosa, anche se è facile individuare negli anni del boom economico del dopoguerra il periodo di massimo intervento. La corsa alla devastazione continua imperterrita, unica utopia potrebbe essere il riconsiderare, collettivamente, il senso ed il contesto dell'ambiente in cui viviamo.

Ci sono aree del Veneto che presentano concentrazioni straordinarie di questo genere di edifici, possiamo definirle dei 'distretti' di ville. Prima tra tutte la 'Riviera del Brenta', lungo il canale navigabile che da Venezia porta a Padova, come risultato delle deviazioni e scavi che, con il Canale Piovego, uniscono a Padova il Bacchiglione al Brenta e le due deviazioni dello stesso Brenta verso la foce di Brondolo (Chioggia). Poi la fascia tra Venezia e Treviso, il 'Terraglio' in particolare. Quindi la 'Riviera Berica', da Vicenza in direzione di Noventa Vicentina, proprio ai piedi dei Monti Berici. Ricalcano i canali d'acqua, vere vie di penetrazione dello stato di terra veneziano.
A questi vanno aggiunti edifici sparsi, diciamo così non organizzati, che raggiungono 'concentrazioni diffuse' in particolare nell'alto trevigiano e nella fascia pedemontana centrale, con maggior concentrazione a Montebelluna, Asolo, Bassano del Grappa e Castelfranco Veneto. Altra 'concentrazione diffusa' si trova nella pedemontana dei Lessini, tra Vicenza e Verona, ed anche nelle colline dell'alto Vicentino. Quindi il Feltrino con sconfinamenti nel Bellunese: fanno comunque storia a sé ed in genere sono opere dell'ultimo periodo di splendore.
Fenomeno diverso, che parzialmente si sovrappone alla villa 'veneziana', è la villa Palladiana, diffusa soltanto nel vicentino e nelle confinanti aree padovane e trevigiane.

Quel che ci interessa è considerare l'approccio, inteso come avvicinamento, raggiungimento, modo di portarci a queste dimore. Non è argomento pretestuoso, perché è solamente con la comprensione del contesto territoriale, misurandone fisicamente gli spazi, che si può tentare di capire il ruolo storico e cercare un senso, anche se solo immaginario, di quel fenomeno che fu la villa.
E qui arrivano i veri dolori. Le aree più importanti, e la Riviera del Brenta (tranne qualche tratto che fa eccezione) in particolare, sono talmente degradate ed alterate da un punto di vista architettonico e ambientale, da rendere quasi impossibile una lettura contestuale di questi monumenti.
Personalmente ho provato più volte ad avventurarmi in bicicletta tra le ville della Riviera del Brenta ed anche tra quelle della Riviera Berica e l'esperienza è stata davvero frustrante, al punto da innescare una specie di rigetto verso queste strutture: strade e incroci impossibili, traffico esasperante, rumori esagerati, capannoni industriali, case brutte brutte, rendono la visita poco appagante.

Sotto questo aspetto probabilmente la villa più significativa è Villa Manin a Passariano di Codroipo (Udine), inserita in un contesto di campagna ancora notevolissimo, poco devastata da strade e insediamenti novecenteschi. Meritevole di un 'giro in giro', in bicicletta, tra la campagna, le rogge e l'alveo del Tagliamento tra Codroipo, Camino al Tagliamento e Varmo. Oppure un giro in bici sulla destra idrografica del Tagliamento, tra Sesto al Reghena e Cordovado.
Sono i luoghi di Ippolito Nievo e per completare la comprensione di quell'atmosfera ormai irrimediabilmente perduta vale la pena di leggere "Le confessioni di un Italiano".

Tranne qualche eccezione quindi, e pur non disprezzando lo 'sbarco da marziano' dall'auto o dal pullman turistico e visita 'monumentale' - intendendo con questo 'la classica visita al monumento' - con tanto di guida ed istruzioni per l'uso, penso che la comprensione del fenomeno villa sia possibile solo in realtà più marginali ed isolate.
Penso alle vallette più isolate delle colline trevigiane o feltrine. Penso a luoghi come la profonda campagna del vicentino, dove la villa, palladiana o copia palladiana che sia, dà veramente la sensazione di quel che era il fulcro della vita contadina, con le barchesse funzionali alle attività agricole e la campagna 'alla veneta'. Dimora di 'vacanza' estiva per parecchi mesi, con tanto di ricevimenti e feste, per il nobile di città e allo stesso tempo edificio 'imprenditorale' agricolo. E attorno a queste grandi ed artistiche strutture una miriade di casupole bracciantili e di casoni.
Come affermavano i viaggiatori ottocenteschi inglesi e tedeschi - quelli dell'obbligatorio gran tour in Italia -, la campagna veneta era l'ambiente completamente costruito dall'uomo più bello che ci fosse al mondo.
E, fortunatamente, di queste realtà ne esistono ancora nel Veneto, ma richiedono ricerca e motivazione e, sicuramente, si possono trovare lontano dagli itinerari turistici sfruttati e dalle principali vie di comunicazione, motivo dello sviluppo della cultura del capannone. Sono realtà magari meno importanti, artisticamente e storicamente, ma che fanno del constesto più 'integro' il loro valore aggiunto e permettono, anche a noi del ventunesimo secolo, di assaporare il fascino di quel mondo che, come detto, era l'ambiente artificiale più bello al mondo.


"...a parte la bellezza dei paesaggi e la dolcezza del clima, l'Italia è l'unico paese in cui ci si sente convinti che l'arte domina davvero ogni cosa. E tale convinzione infonde coraggio."

Anton Cechov


bibliografia generale ville venete e ville palladiane
titoloautoreedizione
Ville VeneteErnesto Brunetta2020 - Editorale Programma
Giardini del VenetoM.B.Autizi2016 - Editoriale Programma
Guida alle Ville VeneteE.Brunetta2015 - Editoriale Programma
Ville Venete Aperte - Guida alla visitaAssociazione Ville Venete2010 - Associazione Ville Venete
Guida 'Ville Venete per le scuole'Associazione Ville Venete2007 - Associazione Ville Venete
Il sigillo del PalladioCorrado Buscemi2008 - Cierre Grafica Verona
Le ville venete, itinerari tra Veneto e FriuliIstituto regionale per le ville venete1998 - Marsilio Venezia
Ville VeneteValeria Bové1999 - Editrice Arsenale Venezia
Marca Trevigiana - Le ville veneteSonia Montagner1999 - Libreria di Demetra
Palladio e il PalladianesimoR.Trenvor1992
La casa a nord-estSergio Maldini1991 - Premio Campiello
Di Villa in Villa, guida alla visita delle ville VeneteA.Canova1990 - Canova
Ville della provincia di BellunoAdriano Alpago Novello1968 - Sisar Milano
Le confessioni di un ItalianoIppolito Nievovarie